Flavio Briatore: «L’Italia è un paese che non ama i ricchi. A Montecarlo, invece…»

4 Mag 2019 13:10 - di Fabio Marinangeli

Riecco Flavio Briatore. Che continua a far discutere con le sue dichiarazioni. Prima le esternazioni sullo studio («l’università è inutile, meglio lavorare, formerò io mio figlio Nathan»). Poi l’attacco a Chiara Ferragni («solo un deficiente può pagare 600 euro per vederla». Adesso l’affondo fatto a margine della 69esima assemblea di Federalberghi: «L’Italia è un Paese che non ama i ricchi».

«Se noi vogliamo portare in Italia un certo turismo – ha detto Flavio Briatore – ci vogliono infrastrutture, servizi e investimenti. Chi viene in Italia e ha i soldi li spende. Se vuoi un turista che spende devi dargli la possibilità di farlo, tutti devono collaborare a cominciare, dalle dogane alla polizia, agli aeroporti. Si fanno file fino a due ore per i controlli e questo non è un buon inizio e benvenuto. Siamo un Paese così che non ama i ricchi».

«Quando mi dicono dall’aeroporto sono solo due ore è inconcepibile», ha poi affermato Briatore. «Tu arrivi in Costa Azzurra e in un quarto d’ora sei a Montecarlo con un elicottero che costa come un taxi». Inoltre Briatore ha sottolineato a proposito della differenza del peso della burocrazia che «a Monaco abbiamo chiesto dei permessi per le spiagge il 12 aprile e la risposta è arrivata il 16».

Briatore all’attacco del reddito di cittadinanza

Ma non solo. «Il reddito di cittadinanza è una cazzata», ha detto Briatore. «Ci vorrebbero dei contratti stagionali che permettano agli imprenditori di sostituirsi al governo. Se il governo dà a un dipendente 700 euro di reddito di cittadinanza per non far niente bisognerebbe che si desse la possibilità agli imprenditori di pagare la stessa cifra, gestire il lavoratore per aiutarlo a crescere e poi se è bravo assumerlo».

«Viviamo sempre sulle sussistenze, siamo un paese che vive di sussistenza, ma per vivere di sussistenza devi pagare, e i soldi non ce l’hanno. La gente ha bisogno di lavorare, i ragazzi vogliono lavorare. Abbiamo un carico fiscale impossibile», ha aggiunto Briatore che poi, in merito alla proposta sul salario minimo, ha osservato come sia necessario «creare posti di lavoro prima di dare alla gente tutte queste garanzie, minimo e massimo, che poi disinvogliano anche qualcuno che ha la voglia di fare».

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