Predappio, una volta tanto la Rai fa un servizio onesto: ma per il Pd è apologia di fascismo (video)
Una volta tanto la Rai manda in onda un servizio onesto sulla commemorazione di Mussolini a Predappio nell’anniversario della morte. Nulla di straordinario: solo una pulita combinazione di immagini e interviste ai “nostalgici” senza beffardi commenti fuori campo, come è accaduto tante volte in passato Il servizio, realizzato a cura del Tgr Emilia Romagna onda ieri sera alle ore. Apriti cielo: immediata è partita la cernsura del Pd.Il deputato Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai, diffonde una durissima nota ripubblicando su Fb il video del servizio. «Al Tgr Emilia Romagna -tuona il parlamentare piddino- è andato in onda un servizio che nulla ha a che vedere con l’informazione e molto con quella che è apparsa come una vera e propria apologia del fascismo. Due minuti di interviste e immagini, con tanto di saluti romani, sulla manifestazione fascista di Predappio per l’anniversario della morte di Mussolini. L’amministratore delegato Salini spieghi se questa è la nuova informazione Rai. Chi ha deciso di mettere in onda quel servizio? Chi non ha controllato? Il direttore Casarin sia chiamato a risponderne».
La censura del direttore e del comitato di redazione del Tgr
A quel punto interviene prprio il Casarin, che censura il servizio . «I suoi contenuti non corrispondono alla linea editoriale Linea editoriale che, come ho illustrato alle 24 redazioni della Tgr, si basa sul principio di una informazione equilibrata, a garanzia di un contradditorio in tutti i servizi, dalla politica alla cronaca. Equilibrio che deve rispettare la storia della democrazia italiana. D’intesa con l’azienda – conclude Casarin – saranno effettuate le valutazioni del caso». Si accoda anche anche il comitato di redazione della Tgr della sede dell’Emilia Romagna: «la Rai servizio pubblico trova il suo fondamento nel Contratto di servizio, che è strettamente ancorato alla Costituzione italiana, antifascista e antirazzista. Pertanto non è ammissibile qualunque servizio che esca da questa cornice o – peggio – una assurda presunta par condicio tra neofascismo e antifascismo». Il cdr precisa infine che la messa in onda dei servizi «è stata decisa dal caporedattore» della sede Rai bolognese. Quando si dice la solidarietà tra colleghi… Che peccato, una volta tant che la Tv di Stato fa qualcosa di buono è costretta all’auto censura-
Al Tgr Emilia Romagna è andato in onda un servizio che nulla ha a che vedere con l'informazione e molto con quella che è apparsa come una vera e propria apologia del fascismo. Due minuti di interviste e immagini, con tanto di saluti romani, sulla manifestazione fascista di Predappio per l'anniversario della morte di Mussolini. L'amministratore delegato Salini spieghi se questa è la nuova informazione Rai. Chi ha deciso di mettere in onda quel servizio? Chi non ha controllato? Il direttore Casarin sia chiamato a risponderne. L'apologia del fascismo, nell'ordinamento giuridico italiano, è un reato previsto dall'art. 4 della legge Scelba attuativa della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione. Sarà interessante, anzi doveroso, sapere se in questi due minuti di servizio del Tgr si ravvisi il reato.
Pubblicato da Michele Anzaldi su Domenica 28 aprile 2019