L’Aquila 10 anni dopo, Conte: «È una ferita di tutti: abbiamo il dovere della memoria» (video)
Il ricordo per le vittime, il lutto per una città ancora ferita ma anche la speranza di rinascita legata alla ricostruzione che deve correre più veloce. Sono i temi che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato in una dichiarazione nel decimo anniversario del terremoto de L’Aquila del 6 aprile 2009, nel quale perirono 309 persone, 1600 rimasero ferite e 80.000 furono costrette a lasciare le loro case. «Sono trascorsi dieci anni da quel tragico 6 aprile che sconvolse L’Aquila: il terremoto – ricorda Mattarella – provocò morte e distruzioni, colpì al cuore l’intero Paese, lasciò segni profondi e dolorosi che il tempo e l’impegno umano hanno in parte lenito ma mai potranno cancellare. Nel giorno del decennale il primo pensiero va alle vittime, al lutto straziante dei familiari, ai tanti sfollati, alle molteplici ferite inferte alle comunità. La Repubblica non dimentica. E, personalmente, desidero rinnovare ai cittadini di tutti i comuni colpiti i miei sentimenti di vicinanza e solidarietà. Il percorso della ricostruzione è cominciato, ma occorre procedere con forza perché ancora molto deve essere fatto. Il tessuto urbano dell’Aquila e dei comuni vicini va ricomposto e rivitalizzato, in modo che la società possa tornare a esprimere appieno i suoi valori civili, le sue relazioni umane, le sue attività economiche».
Terremoto dell’Aquila, il Papa
Il Papa ha scritto una lettera agli aquilani nella quale spiega di essere loro vicino nel “faticoso cammino di ricostruzione”. Nella missiva, Bergoglio auspica che ci sia una ricostruzione “rapida” e “condivisa”. «Cari aquilani – scrive Papa Francesco – il vostro arcivescovo, cardinale Petrocchi, mi ha portato i vostri cordiali saluti, che ricambio sentitamente. In questi giorni ricorre il decimo anniversario del sisma che ha devastato la vostra città e il territorio che la circonda, seminando distruzione e morte. Prego per tutte le vittime di quella tragedia e per le loro famiglie». Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla sua pagina Facebook scrive: «La ferita di una comunità locale è una ferita della comunità nazionale. Sono passati 10 anni dal sisma dell’Aquila e ancora oggi abbiamo il dovere della memoria: tanti hanno perso persone care, in molti continuano a soffrire. A tutti loro, in questa giornata di ricordo, mi stringo con un caloroso, sentito abbraccio».
Berlusconi: «Non si fanno speculazioni»
Messaggio da Silvio Berlusconi: «Sono passati dieci anni dalla tragedia. Ricordo – dice il Cavaliere – come se fosse oggi il dolore e l’angoscia crescente che ci prese, man mano che il dramma emergeva nelle sue reali dimensioni. Ma fu in quella stessa tragica mattinata che prendemmo un impegno: in nessun caso avremmo abbandonato le persone che avevano perso tutto in quel terremoto. Di fronte alle catastrofi ci si rimbocca le maniche e si lavora tutti insieme, non si fanno speculazioni. Realizzammo un progetto ambizioso che restituì in fretta speranza e alloggi ai cittadini sfollati. Oggi come allora, ci impegneremo con la stessa determinazione per far ripartire l’Abruzzo dopo anni di immobilismo. Un ricordo e una preghiera per L’Aquila è tutto l’Abruzzo».
Meloni: #Ionondimentico
Giorgia Meloni ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un post. « A distanza di 10 anni ricordiamo le 309 vite spezzate e la devastazione di interi paesi distrutti da quella maledetta calamità, ma anche il coraggio e la forza del popolo abruzzese e la solidarietà e il cordoglio che hanno unito tutta la Nazione. Oggi ricordiamo che insieme possiamo ricostruire, insieme possiamo ridare dignità a un popolo intero, insieme possiamo fare la differenza. Un ricordo e una preghiera per L’Aquila e tutto l’Abruzzo. #Ionondimentico». Il post è accompagnato dal video del singolo Domani degli Artisti uniti per l’Abruzzo.