La denuncia di WikiLeaks: Assange spiato all’interno dell’ambasciata dell’Ecuador
Gli investigatori dell’Onu starebbero indagando sullo spionaggio al quale sarebbe stato sottoposto il giornalista Julian Assange da parte degli 007 ecuadoriani all’interno dell’ambasciata di Quito a Londra dove il fondatore di Wikileaks ha trovato asilo e protezione nel 2012 dalla caccia che gli stanno dando gli Stati Uniti e la Gran Bretagna per aver svelato moltissimi segreti nelle relazioni fra i vari Paesi mondiali mettendo in imbarazzo governi, diplomazie, aziende e istituzioni di altissimo livello.
Secondo il direttore dell’organizzazione, Kristinn Hrafnsson, che ha rivelato la clamorosa circostanza e ha indetto una conferenza stampa sulla vicenda, Assange sarebbe stato sottoposto ad una specie di “Truman show” sfruttando la funzionalità audio delle telecamere di videosorveglianza che si trovano all’interno della sede diplomatica ecuadoriana a Londra.
In definitiva il direttore di Wikileaks ha ipotizzato, nel corso della conferenza stampa , che nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra sia stata organizzata una vera e propria operazione di spionaggio intensivo per poter estradare Julian Assange.
Secondo quanto sostiene l’ex-console dell’Ecuador a Londra, Fidel Narvaez le telecamere di sorveglianza utilizzate nell’ambasciata nel corso dell’ultimo anno registrano anche l’audio, cosa che oramai qualunque telecamera di videosorveglianza fa da anni, quindi ogni incontro di Assange con medici o legali è stato registrato.
«L’Ecuador non protegge più Julian», ha accusato l’ex-console nel corso della conferenza stampa indetta da Wikileaks, aggiungendo che il governo ecuadoregno sta facendo tutto per porre fine al suo asilo.
Sono giorni che si vocifera di un’imminente espulsione di Julian Assange dall’ambasciata ecuadoregna a Londra dove trovò riparo grazie all’ex-presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, sostituito, due anni fa, dal suo successore Lenin Moreno, molto vicino agli Usa, che vorrebbe togliersi questa rogna “triangolando” lo scomodo ospite con le autorità britanniche e, quindi, con la Nsa statunitense.
Una fonte di alto livello all’interno dello stato ecuadoriano avrebbe dichiarato a WikiLeaks, così sostiene l’organizzazione, che l’espulsione di Julian Assange dall’ambasciata ecuadoriana a Londra è questione «di giorni». E che alla base ci sarebbe lo scandalo degli INAPapers.
Di cosa si tratta?
Il 26 marzo scorso Wikileaks rivelò, su Twitter, che il presidente dell’Ecuador, Lenin Moreno era sotto indagine del Congresso per corruzione, in seguito alla fuga di documenti. Nello stesso tweet si adombrava il tentativo del presidente Moreno di consegnare Assange in cambio della cancellazione del debito da parte degli Stati Uniti, così come sosteneva il New York Times.