Furia incontenibile, picchia il compagno, prende a pugni il figlio e lo chiude nell’armadio: il bimbo è in ospedale
Una furia incontenibile quella di una 43enne bielorussa che, prima aggredisce il compagno, poi prende a pugni il figlio 11enne e lo manda in ospedale. Una violenza che ha giustificato l’arresto della donna da parte dei carabinieri che sono andati a prenderla con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.
Bielorussa 43enne aggredisce il compagno, prende a pugni il figlio e lo chiude nell’armadio
Succede tutto nel concitato pomeriggio di ieri a Firenze quando, a seguito di una richiesta di aiuto pervenuta sul numero di emergenza 112, un equipaggio del nucleo radiomobile dell’Arma di Firenze è stato inviato presso un’abitazione di via Borghini per l’ennesima aggressione scatenata dalla donna nei confronti dei suoi familiari. Arrivati sul posto, infatti, i militari apprendono che la donna prima avrebbe aggredito il compagno, poi si sarebbe accanita anche sul figlio minorenne, preso a pugni e finito in ospedale. Non per niente i militari hanno trovato due bambini scossi e impauriti per il comportamento aggressivo della madre, in stato di alterazione per l’uso smodato di alcool. Il bimbo più grande, 11 anni, figlio di una precedente relazione della donna, era stato accusato dalla donna, tra l’altro, di averle nascosto una carta di credito e per questo lo aveva chiuso in un armadio dopo averlo preso a pugni e colpito in particolare alla schiena. Il bimbo è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Meyer.
Ieri non era la prima volta: la donna arrestata per maltrattamenti e lesioni aggravate in famiglia
Gli accertamenti dei carabinieri hanno fatto emergere che quello di ieri non è il primo caso di aggressione da parte della donna. Il compagno aveva denunciato più volte in passato il comportamento violento della bielorussa, iniziato dal 2014; molte delle querele sono state poi ritirate. Al termine delle operazioni, la 43enne è stata dichiarata in stato di arresto per maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti del figlio e trasferita nella casa circondariale di Firenze Sollicciano.