Tesoretto Riina, lo stato chiede il conto agli eredi: confiscati beni per 1 mln e mezzo di euro

23 Mar 2019 13:38 - di Redazione

Un vero e proprio tesoretto nascosto, o meglio occultato e mimetizzato e fortunatamente, rintracciato e sequestrato. Beni per un valore di oltre 1,5 milioni di euro sono stati confiscati dai militari del Ros e della compagnia carabinieri di Corleone, che hanno dato esecuzione a un decreto di confisca emesso dal Tribunale, nei confronti di Antonina Bagarella, Giuseppe Salvatore Riina, Maria Concetta Riina, Lucia Riina e Giovanni Riina, familiari ed eredi del capo mafia Salvatore Riina, morto il 17 novembre 2017.

Tesoretto della mafia, beni confiscati agli eredi di Riina per 1 mln e mezzo di euro

I beni confiscati erano stati sequestrati a luglio 2017. Si tratta di 5 mila e 700 euro pari al 95% de capitale sociale relativo alla partecipazione di Antonino Ciavarello nella ditta di riparazioni meccaniche “Clawstek srl“, a San Pancrazio Salentino (Br). Il 100% del capitale sociale della di vendita di autoricambi “Rigenertek srl” pari a 500 euro sempre di Antonino Ciavarello. Il Tribunale di Palermo ha confermato che «gli investimenti eseguiti nel tempo sono avvenuti in uno stato di profonda sperequazione, il cui saldo finale progressivo ammonta a ben 448 mila euro». Nel corso del procedimento di prevenzione era stata inoltre applicata, ai sensi dell’articolo 34 del Decreto Legislativo 6 settembre 2011, n. 159, l’amministrazione giudiziaria per la durata di mesi sei (successivamente prorogati di ulteriori mesi sei) dell’Azienda Agricola Santuario Maria SS. del Rosario di Tagliavia.

 

 

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