Stupro di Napoli, applausi ai tre arrestati fuori dal commissariato. Che schifo
La ragazza di 24 anni che ha subìto uno stupro di gruppo alla stazione Circum di San Giorgio a Cremano (Na) alle 18 del pomeriggio ha raccontato come i tre assalitori hanno approfittato di lei e della sua fragilità. Ciò che è avvenuto nell’ascensore teatro della violenza di gruppo è stato ripreso dalle telecamere. lei, paralizzata dal terrore, non ha reagito: “Temevo che mi picchiassero”, ha detto al giudice. I tre, che sono stati arrestati, avevano già una volta tentato la violenza, una ventina di giorni fa. L’avevano accerchiata e palpeggiata ma lei era riuscita a scappare. La vittima non aveva sporto denuncia. Quando l’hanno incontrata di nuovo hanno fatto finta di essere pentiti e di volerle chiedere scusa trascinandola poi in ascensore per consumare la violenza. Si sono poi puliti con i fazzoletti e li hanno lasciati a terra, confidando nell’impunità. Alcuni giornali scrivono che i tre avrebbero invitato la vittima con insistenza a fumare uno spinello o forse solo a fumare una sigaretta. In ogni caso la testimonianza della ragazza è stata lucida, e ha trovato riscontro nelle immagini ricavate dalle telecamere della stazione. Ai presunti autori della violenza sono stati sequestrati i cellulari (le successive analisi accerteranno se contengono video degli abusi) ed è stato loro prelevato il dna per la comparazione con le tracce biologiche repertate dalla Polizia scientifica.
I tre fermati, che hanno tra i 18 e i 20 anni, sono Alessandro Sbrescia, Raffaele Borrelli e Antonio Cozzolino. Dopo una notte al commissariato i genitori li hanno accolti tra pianti e acclamazioni. Un padre ha anche applaudito. E loro hanno sorriso. Una scena penosa che deve interrogare tutti e far pensare a quanto peso abbia la responsabilità dei genitori rispetto ai figli che commettono atti violenti o criminali. Tra i tre, scrive Il Mattino, è “Sbrescia a farsi notare maggiormente per la propria esuberanza. Una caratteristica sempre al limite tra stravaganza e illegalità, visti i precedenti per droga che il ragazzo, classe 2001, vanta a curriculum. Non mancano nemmeno le iniziative bizzarre che lo hanno visto coinvolto: tra le ultime la creazione di una pagina social a proprio nome identificata come «setta religiosa»”.
Ma cacciamoli dall’Italia. Queste persone sono un disonore.
Notizia clamorosa: anche gli italiani stuprano.
Non ho capito:Dopo una notte al commissariato i genitori li hanno accolti? Accolti dove? Ma non sono finiti in galera dove gli altri detenuti gli avrebbero fatto un culo cosi? Fossero miei figli li butterei fuori casa a calci nel culo. Le donne si corteggiano e si amano non si violentano.