Marostica, amputata parte della gamba al bimbo di 14 mesi travolto dal camion

9 Mar 2019 17:19 - di Redazione

È ancora in prognosi riservata il bimbo di 14 mesi, ricoverato ieri in gravissime condizioni dopo essere stato travolto, insieme alla sua famiglia, a Marostica (Vicenza), da un camionista che non si era fermato all’alt. Il piccolo è ricoverato all’ospedale di Padova in prognosi riservata e gli è stata amputata parzialmente la gamba. La madre del bambino, in condizioni meno gravi, è ancora sotto osservazione.

Il camionista ubriaco arrestato per lesioni stradali gravissime

Il camionista, un italiano di 58 anni, è stato arrestato dai carabinieri nella notte. Secondo quanto ricostruito, dopo una segnalazione sul fatto che si era messo alla guida ubriaco, la polizia locale ha tentato di fermarlo. L’uomo, però, è fuggito investendo la famiglia e prendendo in pieno il passeggino con dentro il piccolo. Ha tentato poi di scappare di nuovo, ma è stato bloccato e portato in caserma. I carabinieri lo hanno arrestato per lesioni stradali gravissime e aggravate da stato di ebrezza alcolica. L’uomo si è infatti rifiutato di sottoporsi all’alcol test: è stato poi disposto dal magistrato un prelievo coattivo e saranno effettuate delle analisi.

L’Asap si costituisce parte civile

«Il gravissimo incidente di Marostica ripropone il devastante problema dell’alcol alla guida, che in questo incidente dimostra la sua trasversalità con consumi illegali anche nelle ore diurne e da parte di conducenti professionali e lavoratori», ha commentato Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale, che, essendo già stata in prima linea per l’approvazione della legge sull’omicidio stradale, ha annunciato la volontà di costituirsi parte civile. «Intanto, purtroppo, le forze schierate sul campo sono sempre più esigue e le pattuglie hanno sempre meno etilometri disponibili, uno scandalo tutto italiano, che vede il centro prove degli etilometri del Mit di Roma non funzionante da 26 mesi», ha proseguito Biserni, aggiungendo che «il fenomeno dell’alcol (e degli stupefacenti) alla guida va fronteggiato con presenze adeguate di pattuglie sul territorio».

 

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