Legittima difesa, la promessa di Salvini: «Entro marzo avremo la nuova legge»

4 Mar 2019 17:01 - di Redazione

«L’accordo con il M5S è chiuso, entro marzo la legittima difesa sarà legge». Parola di Matteo Salvini, che ne ha parlato in conferenza stampa rispondendo ad una domanda sulla norma che approda domani nell’aula di Montecitorio. «Ci sarò anch’io – fa sapere – perché voglio ringraziare il Parlamento che risponde a una richiesta di giustizia». Come si ricorderà, il provvedimento sulla legittima difesa fu approvato dal Senato alla fine dell’ottobre scorso. E tutto lascia presagire che anche a Montecitorio il disco verde alla legge è scontato: ai voti di Lega e M5S, infatti, andranno ad aggiungersi – come già accaduto al Senato – anche quelli di Forza Italia e FdI. Gli unici voti contrari saranno solo quelli di Pd e di LeU.

Il testo sulla legittima difesa da domani alla Camera

La nuova legge va, all’articolo 1, a modificare l’articolo 52 del codice penale che disciplina la legittima difesa. Con il nuovo testo, si riconosce «sempre» la sussistenza della proporzionalità tra offesa e difesa «se taluno legittimamente presente nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi», «usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere la propria o la altrui incolumità, i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione». Affinché scatti la legittima difesa non è necessario che il ladro abbia un’arma in mano, bensì è sufficiente la sola minaccia di utilizzare un’arma e non è necessario che la minaccia sia espressamente rivolta alla persona.

Sancito il diritto a difendere incolumità e proprietà

Particolarmente innovativo rispetto al Codice penale attuale è anche l’articolo 2 della riforma, che va a modificare l’articolo 55 del codice penale che disciplina «l’eccesso colposo». Con il nuovo testo si esclude la punibilità di chi si è difeso in «stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto. Sotto il profilo politico, resterà ora da vedere se il Pd targato Zingaretti ingaggerà sul tema della legittima difesa un’opposizione senza quartiere non escludendo l’ostruzionismo e altre forme di filibustering parlamentare o se, al contrario, tenterà di rimettersi in sintonia con le corde più profonde e più diffuse del sentimento popolare.

 

 

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