Garbatella, la scritta “Vota Garibaldi” ha resistito al passare del tempo ma non agli stacchini della Raggi

13 Mar 2019 18:02 - di Redazione

Clamorosa gaffes degli “stacchini” del comune di Roma, come si chiamavano una volta, che alla Garbatella prendono fischi per fiaschi e fanno danni. In pratica, la storica quanto famosa scritta “Vota Garibaldi”, scritta nel 1948 con la vernice rossa per le elezioni di quell’anno, che da oltre settant’anni campeggiava su un muro della Garbatella, è stata impietosamente cancellata da una zelante squadra del Campidoglio, che ha creduto, cancellando la scritta storica, di rendere un servizio alla città. La scritta era in via Basilio Brollo e invitava a votare per il Fronte popolare anziché per la Democrazia Cristiana. E il bello era che c’era una targa apposta a fianco della scritta, che illustrava ne il significato. Chissà se è stata rimossa anche quella?

“Questa mattina il nostro territorio sconta un insulto gravissimo alla sua memoria storica e all’identità democratica cittadina”, ha commentato su Facebook il presidente dell’VIII municipio, Amedeo Ciaccheri. “Senza nessun buon senso o logica, una squadra del decoro urbano di Roma Capitale ha cancellato la scritta Vota Garibaldi in via Basilio Brollo. Una scritta murale risalente alla campagna elettorale per le elezioni del primo parlamento repubblicano. Una testimonianza riconosciuta e salvaguardata negli anni dal Municipio e che è un documento storico unico in città. Il nostro impegno quotidiano è cercare di restituire cura e attenzione al territorio in contro tendenza di una città in abbandono. E invece il Campidoglio non dà risposte su emergenze che si prorogano nel tempo (vedi via delle Sette Chiese) e gestisce in maniera folle i suoi uffici. Oggi il Campidoglio apre una ferita nel cuore della nostra comunità e dovrà risponderne politicamente per il danno e per l’urgenza del ripristino e del restauro immediato che come Municipio stiamo richiedendo da subito. E ancora dovrà rispondere di dove vengono investite le risorse che dovrebbero essere usate per mettere in sicurezza strade e parchi, invece che programmare interventi di sconsiderata superficialità”. Interviene sulla questione anche Andrea De Priamo, capogruppo di Fratelli d’italia in Campidoglio: ”C’è un comune denominatore tra la chiusura della sede di Colle Oppio, la chiusura della sede dell’associazione Fratelli Mattei, la guerra alla casa internazionale delle donne e ora anche la cancellazione una scritta storica risalente alle elezioni del 1948 alla Garbatella. I grillini non hanno consapevolezza della memoria storica della città, selle sue passioni, dei conflitti e delle tragedie e così con leggerezza calpestano l’identità di Roma. Chi non ha radici non può governare la Capitale e di sicuro non ha futuro”.  Ma il comune addossa tutta la colpa a un addetto: ”La storica scritta Vota Garibaldi, nel quartiere Garbatella di Roma, non andava cancellata e il Campidoglio non ha mai dato disposizioni in tal senso. La rimozione è dovuta all’errore di un addetto della ditta appaltatrice del servizio per il decoro urbano del dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana: recatosi sul posto su richiesta della polizia Locale, per cancellare dei graffiti ingiuriosi, di propria iniziativa ha rimosso anche quella storica scritta. Il dipartimento interessato ha già avviato le procedure per ripristinarla mediante un appropriato restauro”, scrive infatti il Campidoglio in una nota.

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