Zone franche in Sardegna, Deidda denuncia: “Perché il governo fa lo gnorri e penalizza l’isola?”
20 Feb 2019 18:25 - di Redazione
Risposta deludente del Ministro dell’Economia Giovanni Tria sul tema della Zona Franca in Sardegna, quesito posto dal gruppo di Fratelli d’Italia ed illustrata alla Camera dei deputati dal deputato sardo Salvatore Deidda: “Il ministro Tria si è limitato ad illustrare le norme vigenti senza tenere conto delle deliberazioni della Regione Sardegna del 2013 e senza tener conto degli ordini del giorno che il suo stesso Governo ha approvato in aula negli scorsi mesi”, denuncia l’interrogante Deidda,che aggiunge: “Purtroppo non ha detto cosa intende fare il Governo per far partire la Zona Franca negli 8 porti in cui è prevista né cosa intenda fare per svilupparla all’Interno dell’Isola, tanto che quella di Cagliari è ancora un’utopia mentre il Porto Canale muore e gli altri scali pagano una mancanza di infrastrutture e dei costi insopportabili per poter sviluppare investimenti e ammodernamenti”. Continua Deidda: “Un atteggiamento da gnorri che non fa onore ad una maggioranza che si era impegnata a sviluppare il riconoscimento della Zona Franca. Nel mentre la Sardegna paga un fuga di imprese e di giovani verso lidi che godono di regimi fiscali agevolati. Non ha il metano, non ha continuità territoriale per le merci e le persone. Noi continueremo la battaglia, presentando progetti di legge per il riconoscimento della Zona Franca nelle Isole Minori, nelle zone Montane e nelle Zone costiere sino a ricoprire l’intero territorio dell’Isola. Non vogliamo assistenzialismo ma pari condizioni per sviluppare il nostro rinascimento”, conclude Deidda.
Deidda sbaglia e di grosso. Se ciò che ha detto Tria si realizzasse avremmo le zone franche istituite col decreto 75/98. Da nessun Presidente di Giunta compreso Cappellacci rispettato non inviando al Governo le delimitazioni richieste. Anche far tante proposte di legge è inutile dato che bastano come per la 75/98 altre norme di attuazione dello Statuto. Non discuto la buona volontà ma forse un approfondimento della questione non guasterebbe. Certamente Christian Solinas anche con la collaborazione cosciente dei parlamentari sardi potrà far decollare le zone franche sarde