Tav sì, Tav no, l’accordo non c’è. Salvini è fiducioso e manda la Nutella all’esagitato Dibba

3 Feb 2019 18:34 - di Antonio Pannullo

Tav sì, Tav no, su questo argomento non c’è davvero accordo tra Lega e M5S, anche se il ministro dell’Interno Matteo Salvini appare notevolmente ottimista. E scherza: “Di Battista ha detto che non devo rompergli i coglioni? Mando pane e Nutella anche a Di Battista. O un Bacio Perugina, ma potei essere frainteso. E’ bel ragazzo…”. Lo ha detto Salvini nel corso di un comizio ad Atri, in Abruzzo. E spiega: “Preferisco spendere i soldi per finire un buco che è stato iniziato, per andare avanti, anziché spenderli per fermarsi”. E aggiunge: “Con il buonsenso un accordo si trova”. In un altro comizio elettorale questa mattina in Abruzzo, a Campli Salvini ha affrontato il tema delle grandi opere affermando: “Stiamo preparando un decreto per dimezzare i tempi dei cantieri, l’Italia ha bisogno di più opere”. A questo punto dal pubblico, con ovvio riferimento alla vicenda della Tav, gli è stato gridato “non litigare con Di Maio!” e lui ha risposto “io non litigo con nessuno”, aggiungendo che “se qualcuno ha scavato 25 chilometri di galleria è più utile finirla o lasciarla così? Per capirlo non serve una laurea al Politecnico”.

Di Maio: con i soldi della Tav si potrebbero costruire altre cose…

Ma il vicepremier Luigi Di Maio non cede su questo argomento, che in campagna elettorale è stato una bandiera dei grillini: “A tirare dritto sono io”, ha detto infatti Di Maio all’Aquila per una iniziativa elettorale rispondendo a una domanda sulle affermazioni di Salvini. “Qui – ha aggiunto – c’è una cosa che qualcuno vuole fare e il M5s non vuole fare. In questo momento abbiamo sottoposto a una analisi costi-benefici un mare di opere. Non per questo stiamo dicendo che cambiamo idea. Anche perché mi sembra che stia trapelando dal Mit che questa analisi costi-benefici sia negativa”. E poi, ha chiarito,”se parliamo di ridimensionamento, parliamo di una supercazzola”. “In questo governo ce lo siamo detti dall’inizio. Ci sono cose su cui siamo d’accordo e cose su cui non siamo d’accordo. Lavoriamo su quelle su cui siamo d’accordo”, ha detto il vice premier a Ortona. “Con 20 miliardi – ha aggiunto – ci costruisci in Italia 2.500 scuole con criteri antisismici e tante nuove Tav. Non conviene insistere – ha proseguito – su temi su cui non siamo d’accordo, altrimenti mi devo convincere che si sta spingendo su un tema su cui non c’è accordo perché si vogliono creare tensioni nel governo. Non lo consiglio”. Insmma, lo scontro è grosso. E ancora: “Si chiede a italiani e europei di mettere 20 miliardi di euro per un buco che deve collegare gli italiani con i francesi da Torino a Lione, mentre ci sono italiani che non sono collegati con altri italiani sul territorio nazionale”, ha aggiunto, ricordando che in Abruzzo “i cittadini impiegano anche sei ore per raggiungere Roma da Pescara”. Esempio lampante di “benaltrismo”, ossia non fare una perché al suo posto se ne potrebbero fare tante altre, col risultato che non si fa più nulla.

Forza Italia sulla Tav corre in soccorso di Salvini

E stavolta Forza Italia lascia il Pd per correre in soccorso del suo antico alleato leghista: “La Tav, no! La Gronda di Genova, no! Le strade Pedemontane al nord, no! Il Terzo Valico e la Tap, solo perché costretti a malincuore. I negozi: ovviamente chiusi domenica e festivi”. Lo scrive su Facebook Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria. “Ma qualcuno in Italia potrà ancora lavorare, o il Reddito di Cittadinanza diventerà obbligatorio? Mancano solo le divise delle Milizie bolivariane!! Si capisce perché il Movimento Cinque Stelle tifa per Maduro”, conclude. Appoggio a Salvini anche da altri esponenti azzurri: “La Tav è fondamentale per la crescita, il commercio e il collegamento di tutto il Nord Italia, e porterà ad una forte riduzione dell’inquinamento. Non è vero che costerà 20 miliardi: oggi dobbiamo decidere se spendere tre miliardi per farla o se spenderne altrettanti per non farla, dicendo ai lavoratori di andarsene a casa, e tenendoci l’inquinamento”, dice il presidente dell’Europarlamento e vice presidente di Fi Antonio Tajani, intervistato dal Tg5. Per Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato, ”dietro gli insulti da osteria che Di Maio e il suo socio antagonista Di Battista hanno scagliato contro Salvini – che parrebbe intenzionato ad andare avanti con la Tav – non vorremmo si nascondesse uno squallido baratto, una proposta scellerata. Salvini dovrebbe rinunciare alla Tav in cambio del no grillino all’autorizzazione a procedere sulla vicenda Diciotti? Stavolta si toccano nervi scopertissimi nei due contraenti e l’una o l’altra soluzione non appagherebbe sul piano politico nessuno dei due”. Infine, Mariastella Gelmini, presidente del gruppo Forza Italia alla Camera, afferma: “Tav: sì, no, forse… In queste ore ne stiamo sentendo davvero delle belle. E credo sia arrivato il momento di dire chiaramente agli italiani che la fantomatica analisi costi-benefici è una fake news, una bufala appaltata ai comitati no Tav, priva di valore effettivo. La Torino-Lione è un’opera che serve all’Italia. Non farla costa di più in opere di ripristino e penali che comunque pagherebbero i cittadini. I grillini si scordino di mettere ancora le mani nelle tasche degli italiani, Salvini tragga le conclusioni. Basta indugi! #SiTav”.

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