«Su Renzi lo stesso odio che colpì Craxi, Andreotti, Berlusconi»: il tweet di Feltri scatena i social

19 Feb 2019 15:39 - di Redazione

«Ma quanto godono i numerosi nemici di Renzi per le sue disgrazie di famiglia»: la brevità di un tweet consente a Feltri di essere diretto e di dare agio alla sua vis polemica di esprimersi in tutto il il potenziale caustico, lo stesso che generalmente la sua penna è solita argomentare in spazi mediatici più generosi. Senza troppi giri di parole Vittorio Feltri, con un post su Twitter, commenta così il caso dell’arresto ai domiciliari dei genitori di Matteo Renzi, racchiudendo analisi e commento della vicenda nei proverbiali caratteri di un cinguettio che, lungi dalla leggerezza a cui il termine rimanda, si conclude postando online quanto poi ripreso, tra gli altri, dal quotidiano da lui diretto, Libero: «Si estende l’odio che colpì Craxi, Andreotti e Berlusconi»… 

Il tweet di Feltri: su Renzi lo stesso odio che colpì Craxi

Un tweet che va ben oltre la registrazione di una posizione garantista, come del suo contrario. Ben oltre le schermaglie mediatico-politiche. Ben oltre le sentenze argomentate in punta di fioretto; ben oltre. Un tweet che il quotidiano Libero, diretto proprio da Feltri, andando ben oltre, mette in correlazione, in uno stesso contenuto, con le dichiarazioni del senatore Pd, Matteo Renzi, che in un amaro sfogo su facebook ha dichiarato: «Chiedo che i processi si facciano nella aule dei tribunali e non sul web o nelle redazioni dei giornali». Ben oltre gli stessi editoriali firmati in un recente passato, sempre da Feltri, anche alla direzione di altre testate, quando profondendosi in elogi nei confronti dell’ex segretario del Pd, dipingeva l’ex premier come un «uomo di sinistra, l’unico davvero progressista e rivoluzionario, in una sinistra diventata reazionaria», oltre che a capo di un Pd che l’ha invece rigettato come un corpo estraneo e nel cui immediato futuro Feltri vedeva solo l’autoscioglimento e la prospettiva di «una tomba». E, tanto per rimanere in tema, ben oltre un altro cinguettio apparso sulle pagine social quasi in contemporanea con quello di Vittorio Feltri, a firma stavolta di Myrta Merlino, la conduttrice su La7 de L’aria che tira che, commentando la vicenda giudiziaria che ha investito i genitori dell’ex premier, sempre su Twitter ha rilanciato e generalizzato: «Salvini, Renzi e la magistratura: chi pensava che l’intreccio malato tra politica e giustizia fosse un ricordo del passato si sbagliava di grosso», concludendo con un laconico: «E all’orizzonte non si vede alcun cambiamento». E sembra andare tutto sempre un po’ troppo oltre…

 

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