Oggi si incontrano i parenti delle vittime di Battisti: ricordiamo i nostri cari 40 anni dopo

18 Feb 2019 9:34 - di Redazione

Adriano Sabbadin, Alberto Torreggiani e Maurizio Campagna si riuniranno oggi a Caltana, frazione di Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia, a 40 anni dagli omicidi di Lino Sabbadin, Pierluigi Torreggiani e Andrea Campagna, per i quali è stato condannato Cesare Battisti. E’ la prima volta che i familiari delle tre vittime degli anni di piombo si incontrano dopo l’arresto dell’ex terrorista. Sarà un “momento di riflessione”, anche “per fare il punto sulla storia italiana di questi anni”, ha detto Maurizio Campagna, fratello di Andrea, anche perché “vogliamo capire chi lo ha protetto in Italia”. In base all’esito delle condanne nell’omicidio dell’agente Andrea Campagna, avvenuto a Milano il 19 aprile del 1979, Cesare Battisti sparò materialmente mentre nell’uccisione del macellaio Lino Sabbadin, a Mestre il 16 febbraio del ’79, l’ex terrorista fece da copertura armata al killer Diego Giacomini. Infine nel caso dell’omicidio del gioielliere Pierluigi Torregiani, avvenuta a Milano il 16 febbraio del ’79, Battisti venne condannato come coideatore e coorganizzatore. La commemorazione, a cui parteciperà anche la società civile, si terrà davanti alla macelleria dove fu ucciso il 16 febbraio 1979 Lino Sabbadin. Alle 14.30 è prevista la deposizione di una corona sul luogo dell’attentato, in via Gorgo 31 a Caltana di Santa Maria di Sala. Dopo il saluto delle autorità si terrà una messa e a seguire la benedizione della cappella per l’avvenuta traslazione della salma in cimitero.

“Quest’anno c’è una ragione in più – dice Adriano Sabbadin, figlio di Lino in merito alla commemorazione – possiamo chiudere un capitolo di questa storia”. Per Alberto Torregiani, figlio del gioielliere Pier Luigi, la commemorazione quest’anno avrà “un sapore più dolce, perché aver avuto almeno una parte di giustizia rallegra un po’ di più un avvenimento sempre tragico”. “Ci è sembrato giusto e logico fare qualcosa insieme – ha spiegato poi  Maurizio Campagna, fratello dell’agente della digos Andrea – sia perché sono i quarant’anni dalla morte dei nostri familiari sia perché quest’anno c’è stato l’arresto del terrorista Cesare Battisti, un momento che in questi anni abbiamo aspettato tutti insieme”. I familiari di Lino Sabbadin, Pierluigi Torreggiani e Andrea Campagna si sono incontrati a diversi eventi pubblici come l’intitolazione del parco Teramo di Milano al poliziotto Andrea Campagna. “Siamo sempre stati in contatto telefonicamente, ci siamo visti negli studi di qualche trasmissione televisiva e tre o quattro volte in occasione di eventi pubblici ma il 18 febbraio per noi sarà un momento di incontro, un momento di riflessione per fare il punto su quello che poi dovremo fare in futuro – ha aggiunto – Anche perché come ho già detto, è vero che hanno arrestato Battisti ma si dovrà capire chi lo ha protetto in Italia, perché se non avesse avuto qualcuno che lo proteggeva non sarebbe riuscito a stare lontano così tanti anni”.

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