Meteo, esplode la primavera: temperature in aumento. L’allarme degli agricoltori

26 Feb 2019 12:45 - di Fortunata Cerri

Un grande anticiclone alimentato da aria sub-tropicale (mix tra aria oceanica e africana) ha conquistato buona parte dell’Europa centro Occidentale regalando di fatto un anticipo di primavera con valori termici diffusamente ben oltre le medie attese per il periodo e soprattutto l’assenza di perturbazioni organizzate in arrivo dall’Atlantico. Il team del sito www.ilMeteo.it comunica che grazie a questo anomalo anticiclone sull’Italia avremo una prevalenza di tempo stabile e soleggiato con solo poche nubi di passaggio almeno fino a venerdì 1 marzo. Anche le temperature sono previste in deciso aumento rispetto agli ultimi giorni e comprese tra i 15 e i 22 gradi al Nord e sul versante tirrenico. Qualche grado in meno invece al Sud ancora interessato da una ventilazione piuttosto vivace dai quadranti settentrionali specie tra la giornata odierna e quella di domani. Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.ilMeteo.it avvisa che i primi segnali di sblocco da questa situazione fuori del comune sono previsti a partire dalla serata di venerdì (inizio della primavera meteorologica) quando un flusso instabile in arrivo da Nordovest farà peggiorare le condizioni del tempo portando piogge sparse in particolare al Centro Sud. Anche per la giornata di sabato ci saranno rovesci e anche qualche temporale intenso specie tra Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Poco da segnalare invece sul resto della Penisola ancora protetta in parte dallo scudo anticiclonico. Domenica rapido miglioramento su tutti i settori con il ritorno del sole e temperature più che gradevoli.

Meteo, l’allarme della Coldiretti

Il caldo anomalo sulla Penisola con temperature massime di 2,8 gradi superiori alla media sta mandando in tilt le coltivazioni che si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa con l’inizio del rigonfiamento delle gemme nelle piante da frutto e lo spuntare di fiori spontanei come le viole nei prati. È quanto rileva la Coldiretti sulla base dei dati Ucea relativi alla seconda decade di febbraio. Il rischio che la ”finta primavera” – spiega la Coldiretti – inganni le coltivazioni favorendo un ”risveglio” che le rende particolarmente vulnerabili all’eventuale prossimo arrivo del gelo con danni incalcolabili. Una situazione che – continua la Coldiretti – aggrava il già pesante bilancio delle perdite che si sono verificate dall’inizio dell’anno a causa delle raffiche di vento, gelate e dei nubifragi con alluvioni, allagamenti e frane. Siamo di fronte – conclude la Coldiretti – ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense che il terreno non riesce ad assorbire.

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