Manuel, uno dei due killer rapinò un bar nel 2012 ad Acilia ma venne arrestato (video)
Rapinò un bar-ricevitoria ad Acilia nel novembre 2012 Daniel Bazzano, uno dei due killer di Manuel Bortuzzo, la giovane promessa del nuoto delle Fiamme Gialle raggiunto da un colpo di pistola al fianco la notte tra venerdì e sabato scorsi mentre era in compagnia della fidanzata a piazza Eschilo, nel quartiere romano dell’Axa e ora paralizzato in ospedale.
Per quella rapina, immortalata dalle telecamere di videosorveglianza del bar-ricevitoria e che non andò a segno proprio grazie alla coraggiosa reazione delle due proprietarie, Bazzano fu poi arrestato dai carabinieri.
La scena fu interamente ripresa dalle telecamere di sorveglianza del locale e ad arrestarlo furono i carabinieri di Acilia e della stazione di Ostia.
Daniel Bazzano, all’epoca 19enne, entrò in un bar di via Saponara ad Acilia armato di pistola giocattolo e con il volto coperto da passamontagna.
Le due titolari e il barman però, già vittime di altre rapine e riconoscendo il 19enne come l’autore di un colpo messo a segno con le stesse modalità la domenica precedente, reagirono riuscendo a strappare il passamontagna.
Il killer di Manuel Bortuzzo, all’epoca 19enne, riesce a fuggire ma ad incastrarlo sono le telecamere. I carabinieri lo rintracciano facilmente perché il giovane abita non lontano dal bar dove avvenne la rapina e lo sottopongono a fermo. Provvedimento che viene poi convalidato qualche giorno dopo dal Tribunale.
E domani Bazzano torna di fronte alla magistratura, questa volta nel carcere di Regina Coeli per l’interrogatorio di convalida del suo fermo e di quello del suo complice Lorenzo Marinelli nella sparatoria a piazza Eschilo.
I due, in carcere da ieri e accusati di tentato omicidio premeditato in concorso e aggravato dai abietti e futili motivi di Manuel Bortuzzo, dovranno rispondere alle domande del gip Costantino De Robbio.
Ieri il papà di Manuel, Franco Bortuzzo, si è recato in questura a ringraziare gli agenti che hanno catturato i feritori del figlio.
«Siete i miei angeli», ha detto Bortuzzo rivolto agli agenti della Squadra Mobile e del commissariato di Ostia incontrati a San Vitale. sostenendo di «considerare Roma un luogo dove vivrebbe» nonostante l’episodio che ha colpito il proprio figlio, da riferire a singoli “attori”, probabilmente con «problematiche culturali e di educazione».
Ai fini giudiziari un ulteriore elemento si è aggiunto alla già copiosa documentazione, fatta di testimonianze e riscontri in mano agli investigatori.
Nelle immagini della sparatoria di piazza Eschilo riprese da alcune telecamere di sorveglianza, un video rivelato da “Il Tempo” e poi finito su youtube, si vede tutta le sequenza del ferimento di Manuel Bortuzzo.
Nel video, probabilmente ripreso dalle telecamere del tabaccaio, si vedono i due ragazzi, lui a capo scoperto, lei con una felpa col cappuccio, fermi al distributore automatico delle sigarette, quando, a un certo punto, Manuel viene colpito e finisce a terra.
Si vede quindi il ragazzo, ancora cosciente, tenersi le gambe e lei chinarsi su di lui terrorizzata, cercando di aiutarlo. Dopo un minuto che sembra non finire mai arriva la polizia, sul posto per la rissa al pub.