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Milano, immigrato (regolare) prese un uomo a sprangate in testa: niente galera

Milano, immigrato (regolare) prese un uomo a sprangate in testa: niente galera

Cronaca - di Fabio Marinangeli - 23 Febbraio 2019 - AGGIORNATO 23 Febbraio 2019 alle 16:35

Un uomo di 31 anni stava aspettando un mezzo pubblico a Milano. Un immigrato – con permesso di soggiorno in regola – l’aveva visto e l’aveva preso a sprangate, senza alcun motivo. Un’aggressione improvvisa, crudele. I due non si conoscevano e non si erano mai incontrati, nemmeno per caso. L’immigrato, un camerunense di 32 anni., era appena sceso dal tram, aveva preso a calci un bidone della spazzatura, aveva tentato di sradicare da terra un palo. Dopo essersi recato di corsa dietro un’edicola, aveva preso una spranga di ferro da 80 centimetri e l’aveva usata per aggredire il 31enne che stava attendendo l’arrivo del mezzo pubblico. L’aggressione era stata feroce: l’immigrato aveva colpito l’uomo più volte in testa e l’aveva lasciato in un lago di sangue.

Neanche con le sprangate si finisce in galera

L’episodio era avvenuto a fine gennaio in tarda serata. A chiamare i carabinieri era stata una ragazza alla fermata che aveva notato l’africano scendere dal tram e aggirarsi in zona con atteggiamento violento. La vittima non si era accorta dell’arrivo dell’altro uomo perché in quel momento aveva gli auricolari. Subito dopo l’aggressione il camerunense era scappato prendendo a sprangate alcuni scooter parcheggiati. Poi era stato bloccato dai carabinieri. La vittima fu sottoposta a interventi chirurgici, subendo la perdita dell’udito all’orecchio destro. Ma per il giudice c’era incapacità di intendere e volere. Una perizia psichiatrica richiesta dal pm e fornita dai medici del carcere di San Vittore ha cancellato ogni accusa ai danni dell’africano.

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di Fabio Marinangeli - 23 Febbraio 2019