Economia al collasso ma il ministro Tria esclude la patrimoniale: «Sarebbe una mossa suicida»
La voce «secondo cui arriverà una patrimoniale al dieci per cento crea un allarmismo che può avere effetti destabilizzanti». Lo sottolinea in un’intervista alla Stampa il ministro dell’Economia Giovanni Tria, aggiungendo che «a parte il fatto che non c’è alcuna intenzione di introdurre una patrimoniale, sarebbe una mossa suicida per il quadro economico. È una cosa senza senso. Un po’ di solidarietà nazionale sarebbe utile quando si parla del futuro dell’ economia». Quanto alla possibilità di una manovra aggiuntiva «è chiaro che, se il quadro si aggravasse, i margini di negoziato ci sono e talvolta sono persino automatici. Spero di non doverli utilizzare, perché significherebbe che le cose vanno peggio di quanto pensiamo. Già nel discutere la manovra 2019 – spiega il ministro – il rallentamento dell’ economia è stato tenuto da conto».
Tria: «Riapertura dei cantieri subito»
Tria parla anche della Tav. «Non voglio entrare nel merito della questione costi-benefici – dice – del resto ho detto più volte che ritengo sia un’opera utile da realizzare ed è chiaro che ci possono essere opinioni contrarie»: tuttavia «quando si parla di infrastrutture, e dunque degli investimenti a lungo termine necessari all’Italia, c’è bisogno di certezze». E poi osserva che il principale interesse nazionale è «ristabilire la fiducia nei confronti dell’Italia, la fiducia dei cittadini e degli investitori, italiani e stranieri». «Non si possono attirare investimenti se quando si firmano i contratti può essere ritenuto legittimo pensare che un governo, qualunque esso sia, li possa rimettere in discussione, magari modificando il quadro legale in modo retroattivo – aggiunge – Mi interessa che la ripresa sia legata al rilancio di tutti gli investimenti pubblici e alla riapertura dei cantieri il prima possibile, soprattutto i nuovi. Il governo deve farlo». E ricorda: «Dobbiamo dimostrare che chi investe in Italia può ottenere dei guadagni, creando un impatto anche dal lato dell’ offerta, cosa che in genere viene anticipata dalle aspettative se il contesto è credibile. Sono cose che rimettono in moto la macchina».