Siria, Trump “avverte” la Turchia: state bene attenti a quello che fate coi curdi…
Sale la tensione tra Stati Uniti e Turchia, dopo la minaccia di quest’ultima di invadere uno Stato sovrano, la Siria. “Devasteremo economicamente la Turchia se colpirà i curdi”. Questo il chiaro avvertimento di Donald Trump, in un tweet delle notte in cui fa riferimento all’avvio “del ritiro, da tempo dovuto, dalla Siria”, mentre – scrive – “colpiamo con forza il restante territorio del Califfato dell’Isis, da più direzioni”. “Attaccheremo ancora, a partire dalla vicina base esistente, se si ricostituisse”. Trump afferma di non volere che “i curdi provochino la Turchia” in un tweet successivo a quello in cui si dice pronto a “devastare economicamente” Ankara se questa sfrutterà l’avvio del ritiro delle truppe Usa per colpire i territori controllati dai curdi in Siria. Nel tweet Trump torna poi a difendere le ragioni del ritiro: “Russia, Iran e Siria sono stati i maggiori beneficiari della politica a lungo termine americana tesa a distruggere lo Stato Islamico in Siria”, scrive il presidente definendo questi tre Paesi “nemici naturali”. “Anche noi abbiamo avuto benefici ma ora è arrivato il momento di riportare le truppe a casa – conclude – mettiamo fine alla guerra senza fine”. Il tweet del presidente americano, nel quale ha minacciato di ”devastare economicamente la Turchia se colpirà i curdi”, non influirà sulla decisione di ritirare i soldati Usa dalla Siria. Lo ha chiarito il segretario di Stato americano Mike Pompeo da Riad, dove si trova in visita ufficiale. Affermando di dover ancora parlare con i funzionari turchi dell’intervento di Trump su Twitter e ipotizzando che il presidente americano si riferisca all’imposizione di sanzioni su Ankara, Pompeo ha detto che “l’amministrazione è stata molto coerente rispetto alla nostra richiesta che i turchi non agiscano contro i curdi in modo inappropriato”. Inoltre, ha sottolineato il capo della diplomazia americana, ”quando si tratta di terroristi, ci impegniamo a sconfiggere gli estremisti ovunque si trovino. E penso che i commenti del presidente siano coerenti con questo”. Spiegando nel dettaglio cosa Trump volesse intendere parlando di devastazione economica della Turchia, Pompeo ha detto: “Noi applichiamo sanzioni in molti luoghi nel mondo. Presumo che stesse parlando di questo tipo di cose, ma dovreste chiedere a lui”. Ma la Turchia non ci sta: ”Ankara non ha paura delle minacce del presidente Usa Trump”. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu durante una conferenza stampa congiunta ad Ankara con il capo della diplomazia del Lussemburgo Jean Asselborn. L’intervento di Cavusoglu è in risposta al post di ieri su Twitter del presidente americano Donald Trump. ”I gruppi terroristici ora controllano un terzo della Siria e puntano a dividere il Paese”, ha dichiarato Cavusoglu, aggiungendo che Trump è sotto pressione per evitare il ritiro delle truppe americane dalla Siria. ”Non siamo nemici del popolo curdo”, ha aggiunto il ministro degli Esteri turco.