Ritorno flop in Rai per Grillo, ma il comico incassa i 40mila euro per l’uso dei vecchi filmati
Il flop di ascolti è stato clamoroso: “C’è Grillo”, il programma che il grillino Freccero ha confezionato utilizzando spezzoni di vecchi sketch del comico a Cinque stelle, è andato in onda ieri sera su Rai2, in prima serata, ma si è fermato a 1.031.000 spettatori pari al 4.3% di share. Un flop clamoroso, peggiore di quello di Celentano, che nella stessa fascia su Canale 5 si è attestato intorno al 10% di share. Su Rete4, invece, perfino l’intervista al grillino Di Maio ha battuto, a distanza, Beppe Grillo, con l’intervista di Quarta Repubblica, che totalizza 1.163.000 spettatori con il 6.1% di share.
Beppe Grillo, comunque, a quanto apprende l’Adnkronos, è già passato all’incasso. O meglio l’agente storico del comico genovese, “Marangoni spettacoli”, avrebbe già ricevuto da viale Mazzini l’assegno –circa 40mila euro– per l’uso di vecchi filmati del comico genovese. Sulla vicenda tace la “Marangoni spettacoli”, che ha scelto la linea del silenzio non rilasciando dichiarazioni ai giornalisti. Ma il contratto -che in un primo momento era rimasto in stand-by perché i vertici di viale Mazzini si erano interrogati sull’opportunità di corrispondere un “obolo” a Grillo considerano che il comico è anche il ‘padre’ del partito di maggioranza del governo giallo verde- è stato onorato.
Domenica, quando la notizia del compenso per Grillo, è iniziata a rimbalzare sulle testate online, viale Mazzini aveva considerato la possibilità di modificare il contratto con una cessione gratuita dei diritti da parte dell’agente di Grillo. Ma alla fine è rimasta in piedi l’opzione di corrispondere i diritti per i vecchi sketch usati dalla Rai, come per tutte le altre puntate della trasmissione “C’è”, che, oltre a Grillo e Adriano Celentano, vedranno alternarsi sul piccolo schermo Roberto Benigni, Enzo Tortora, Gianfranco Funari.