Reddito minimo, a “brindare” sono i rom che se la godono: per loro sarà più facile ottenerlo

9 Gen 2019 12:39 - di Alberto Consoli
Altre immagini di degrado scattate nei vari campi rom del Piemonte

A fare festa per il reddito di cittadinanza sono stranieri e rom. E’ innegabile, conti alla mano, che la platea del reddito minimo si estenderà anche a loro, assottigliandosi la “fetta” destinata ai cittadini italiani in attesa di un lavoro e destinata a far riprendere il mercato del lavoro. Per Di Maio sono guai seri da parte della base e non solo. Salvini aveva infatti avvertito il collega di governo che se il reddito minimo non verrà garantito alle famiglie italiane in difficoltà e ai disabili, il reddito non si farà. Ora, Luigi Di Maio non può  negare che secondo la normativa per ottenerlo sarà più facile sia per gli stranieri che peri rom.

Si allargano le maglie per rom e stranieri

Si allargano le maglie: la bozza inviata nei giorni scorsi dal ministero del Lavoro alla presidenza del Consiglio, infatti, dimostra chiaramente che il titolare del sussidio dovrà essere «residente in Italia da almeno 10 anni al momento della presentazione della domanda». Ma viene scritto anche che il periodo trascorso nel nostro Paese in modo continuativo riguarda solo «gli ultimi due anni». Va da sé che proprio per questo, per gli immigrati diventa più facile ottenere il reddito di cittadinanza. Questo per quanto riguarda gli stranieri.

11mila rom avranno il reddito, dai 5mila originari

Ma il percorso “facilitato” riguarda pure i rom. Anzi, i rom che riceveranno il reddito minimo saranno undicimila o più, oltre il doppio di quanto stimato all’inizio, come riporta Libero facendo i calcoli, che sono ancora parziali, e che probabilmente potrebbero rivelare numeri più ampi. Per gli stranieri comunitari ed extracomunitari sarà più facile ottenere il sussidio statale proprio in virtù del requisito dei due anni continuativi. L’ampliamento della platea di rom e sinti ammessi al beneficio è stato sottolineato da Carlo Stasolla, presidente dell’ associazione 21 luglio. Ai microfoni di  Radio Cusano Campus ha spiegato perché sono lievitati a 11mila i 5mila rom che potranno usufruire del reddito minimo. «Circa 11mila rom che vivono nei campi potrebbero ricevere il sussidio, poi ci sono quelli che vivono in case popolari – dice Carlo Stasolla -. Molti mi hanno chiesto informazioni sul reddito di cittadinanza, aspettano di conoscere con certezza la misura per fare eventualmente domanda». E ciò rischia di fr saltare i conti dello Stato.  I rom e sinti che vivono nelle baraccopoli italiane sono circa 26.000 dei quali solo il 43% ha la cittadinanza italiana. Poi ci sono gli stranieri che hanno ancora il passaporto dell’ex Jugoslavia, venuti qui prima che lo Stato in cui erano nati si dissolvesse. Poi ancora ci sono i romeni e infine i bulgari. Il Consiglio d’Europa ha valutato tra i 120mila e i 180mila i rom, sinti e caminanti che vivono sul territorio italiano, leggiamo su Libero. pensate cosa succederebbe se  uno su quattro di questi chiedesse il reddito minimo ogni mese…. Semplice, salterebbero i conti

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