Prestiti e tassi “truccati”: maxi multa dell’Antitrust a case automobilistiche e finanziarie

9 Gen 2019 17:21 - di Redazione

Stangata dell’Antitrust ai danni di case automobilistiche e società finanziarie responsabili di aver messo in piedi un cartello per la vendita di automobili tramite finanziamenti. Dall’autorità per la concorrenza è arrivata una maxi multa da 678 milioni di euro ai componenti del «cartello.  L’Antitrust ha infatti accertato l’esistenza di «un’intesa restrittiva della concorrenza, tra il 2003 e il 2017, funzionale ad alterare le dinamiche concorrenziali nel mercato della vendita di automobili dei gruppi di appartenenza attraverso finanziamenti erogati dalle rispettive captive banks».

Da Mercedes a FcA, multa da 678 milioni

In particolare, si legge in una nota dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, sono state riscontrate attività contro la concorrenza delle società Banca PSA Italia, Banque PSA Finance, Santander Consumer Bank, BMW Bank, BMW, Daimler, Merceds Benz Financial Services Italia, FCA Bank, FCA Italy, CA Consumer Finance, FCE Bank Plc., Ford Motor Company, General Motor Financial Italia, General Motors Company, RCI Banque, Renault S.A., Toyota Financial Services Plc., Toyota Motor Corporation, Volkswagen Bank GmbH, Volkswagen AG., nonché le associazioni di categoria Assofin ed Assilea.

L’Antitrust scopre un cartello per fissare tassi uguali per tutti

La decisione è stata presa dopo che il 20 dicembre scorso si è conclusa «un’istruttoria, avviata nei confronti delle principali captive banks e dei relativi gruppi automobilistici operanti in Italia nel settore della vendita di autoveicoli mediante prodotti finanziari, nonché delle relative associazioni di categoria». L’istruttoria, «avviata a seguito della presentazione di una domanda di clemenza da parte delle società Daimler AG e Mercedes Benz Financial Services Italia – spiega ancora l’Autorità – si è conclusa accertando l’attuazione di un’intesa unica, complessa e continuata avente ad oggetto lo scambio di informazioni sensibili relative a quantità e prezzi, anche attuali e futuri. In considerazione della gravità e della durata dell’infrazione, l’Autorità ha imposto le seguenti sanzioni pecuniarie, per un totale complessivo, di circa 678 milioni di euro». L’Autorità ha precisato di aver “riconosciuto il beneficio dell’immunità totale dalla sanzione a favore delle società Daimler e Mercedes Benz Financial Services Italia SpA che, in qualità di leniency applicant, hanno così evitato l’imposizione di una sanzione superiore a 60 milioni di euro”.

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