Pisa, dopo lo sgarbo sulla Shoah Laurora lascia la Lega e dice: “Ho letto Mein Kampf…”

31 Gen 2019 17:15 - di Redazione

Due giorni fa era rimasto seduto mentre il consiglio comunale commemorava le vittime della Shoah, oggi Manuel Laurora, indipendente eletto con la Lega, ha deciso di lasciare il Carroccio e ne ha dato notizia in un post ufficiale pubblicato sul suo profilo Facebook: “Dopo essermi scusato prontamente nelle Istituzioni, e quindi con la Città di Pisa, dopo aver chiarito la situazione in merito all’equivoco e al deprecabile episodio attraverso i mass media, i social e rendendo spiegazioni alle legittime richieste di cittadini nonché di diversi “miei” elettori, relativamente al minuto di silenzio per la “Giornata della Memoria”, svoltasi all’inizio dei lavori del Consiglio Comunale del 29 gennaio scorso, e a seguire, dopo le scuse, aver onorato in piedi il minuto di silenzio, ho comunque preso la decisione di lasciare il Gruppo consiliare della Lega, non perché non ne condivida più le idee, i progetti e il programma, ma per assumermi pienamente le mie responsabilità riguardo l’accaduto, che seppur non voluto (e per il quale sono veramente ancora costernato), ritengo che tale episodio non debba coinvolgere minimamente il movimento nel quale sono stato eletto da indipendente e per il quale ho contribuito nel mio piccolo al successo elettorale. A tal fine, comunico la mia volontà di ‘iscrizione’ al Gruppo misto, con l’impegno di sostenere lealmente la maggioranza e l’attività della Giunta nel rispetto delle Istituzioni”. 

Laurora è in effetti un personaggio imbarazzante. In una chat su Fb lo accusano di avere inserito tra i suoi libri preferiti Mein Kampf di Adolf Hitler. Il consigliere comunale, a tal proposito, risponde così, come riporta il Corriere Fiorentino: “L’ho letto come ho letto altri libri, per restare in tema storico, ad esempio Marx o il diario di Anna Frank, interessanti da studiare e approfondire nella scuola e fuori dalla scuola, per condannare certe idee e ideologie come il nazismo, il comunismo, ma comunque da leggere e studiare”. E al giornalista che lo incalza, Laurora replica: “Ma lei lo ha letto il Mein Kampf? È un libro interessante. Folle, certo. Peccato che la scuola li nasconda un po’, testi così”. Per poi concludere: “Ma pensino piuttosto all’Anpi di Rovigo che definisce “invenzioni” le foibe”.

 

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