Lollobrigida a Confedilizia: «La proprietà per la destra è un valore da preservare»
«Un saluto e un ringraziamento ai rappresentanti di una Associazione dalla lunga e nobile storia. Con voi il nostro rapporto di collaborazione è costante, oggi come e lo è stato nel passato con grande rispetto dei rispettivi ruoli». Ha iniziato così il suo intervento alla Conferenza organizzativa di Confedilizia, all’hotel Marriott di via Veneto a Roma. il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.
«Da sempre consideriamo preziosi i vostri suggerimenti e nella stragrande maggioranza dei casi li facciamo nostri convintamente, ben sapendo che fare l’interesse di coloro i quali rappresentate significa fare l’interesse degli italiani che hanno le radici piantate su questa terra», ha aggiunto.
Confedilizia a Roma sta facendo il punto sulle misure previste per il settore contenute nella legge di bilancio appena varata, e non sono pochi i nodi da sciogliere. Per questo motivo, oltre ai tanti rappresentanti del settore che animano l’Associazione, Confedilizia ha aperto i lavori anche agli esponenti della politica nazionale. Presenti all’hotel Marriott Forza Italia e, appunto, Fratelli d’Italia.
«Per la destra italiana la proprietà è un valore da preservare, tutelare e garantire – ha sottolineato ancora Lollobrigida – perché per noi è utile volàno economico garantire ai proprietari la possibilità di mettere a frutto ciò che hanno. In questi anni, e in particolare a partire dal governo Monti, il carico tributario è cresciuto a dismisura (dai 9 miliardi ICI si passa a 21 miliardi IMU) con effetti disastrosi a catena su impresa, lavoro e consumi. Si parla di 800 mila posti di lavoro persi, 180 mila imprese fallite, 25% di perdita del valore degli immobili. Un vero disastro per le famiglie, che per diventare proprietarie si sono indebitate. Il mattone è sempre stato la cassaforte, la certezza della vecchiaia e la sicurezza per gli eredi delle famiglie italiane. Purtroppo – ha dichiarato il deputato Fdi – è divenuto il parafulmine per le criticità economiche dello Stato. Per ora abbiamo subìto e assistito all’imposizione di patrimoniali mascherate. Onestamente ci aspettavamo che il governo che si presenta con l’appellativo di ‘governo del cambiamento’ agisse in discontinuità sostanziale rispetto a chi lo ha preceduto. E guardate – ha assicurato Lollobrigida – che abbiamo atteso di leggere e capire i provvedimenti prima di giudicarli, senza pregiudizi ed entrando nel merito. Ma lo shock fiscale che ritenevamo indispensabile per rilanciare l’economia italiana non è arrivato e, al contrario, ci siamo trovati di fronte una deludente legge di bilancio. La timidissima attivazione della cedolare secca sugli immobili commerciali si esaurisce ai contratti sottoscritti nel 2019, non dando certezze normative per il futuro. Non sarebbe stato più normale – ha domandato – specificare ‘dal 2019, considerando le variabili legate alle ristrutturazioni e agli adeguamenti necessari per reinserire immobili sul mercato?».
Lollobrigida si è poi chiesto: «Non sarebbe stato opportuno eliminare l’IMU per i negozi, capannoni e appartamenti in cui non risultano allacciate le utenze? Non sarebbe stato il caso di stabilizzare gli incentivi per interventi di riqualificazione, manutenzione e miglioramento sismico del patrimonio edilizio? Nulla di eclatante, ma sarebbe stato un importante segnale ad un pezzo di Italia vessato dallo Stato. Certo, noi di Fratelli d’Italia vorremmo di più, a cominciare dall’incentivo sulla rigenerazione urbana che faccia ripartire l’edilizia senza consumare suolo. Ma per fare tutto questo serve una visione e una condivisione che questo governo non ha. Questo è un governo del cambiamento che indebita la Nazione non per investire, ma per fare spesa inutile come nel caso del reddito di cittadinanza».