Donne “segregate” alla Supercoppa, Salvini: «È una schifezza, non guarderò la partita» (video)
«Un Paese irrispettoso, illiberale e retrogrado». Così Matteo Salvini ha parlato dell’Arabia Saudita, manifestando la sua indignazione per il fatto che lì si giocherà la partita di Supercoppa Juve-Milan. Un incontro che il ministro dell’Interno, tifoso del Milan, ha annunciato che non guarderà in segno di protesta, dopo che si è saputo che nello stadio King Abdullah di Jeddah le donne saranno di fatto segregate in un settore speciale, il “families”, mentre gli uomini avranno accesso a tutta la struttura e a un’area dedicata denominata “singles”.
Salvini: «Giocare in un Paese retrogrado è imbarazzante»
«Ditemi voi se la Supercoppa italiana, in nome del business di qualche milione di euro, va giocata a migliaia di chilometri di distanza in un Paese che evidentemente ha dei problemi, dove le donne possono andare allo stadio solo se accompagnate. Andare a giocare in un paese irrispettoso, illiberale e retrogrado, dove le donne non possono andare liberamente allo stadio, è davvero imbarazzante», ha detto ai microfoni di Radio Rai il ministro dell’Interno, per il quale quello che sta accadendo «è la morte del calcio, è la morte dei valori sportivi di rispetto e uguaglianza». Una posizione che il leader della Lega aveva già espresso tramite il suo profilo Facebook, dove aveva parlato di una circostanza che «è una tristezza, una schifezza».
«La Supercoppa italiana va giocata in Italia»
«Da milanista non vedrò assolutamente la partita. Mi vergogno di chi ha svenduto i diritti sportivi al dio denaro… Da milanista mi dispiace che la società del Milan sia corresponsabile di tutto questo», ha aggiunto il leader della Lega, rivendicando poi per l’Italia la sede in cui si sarebbe dovuta giocare la partita: «La supercoppa italiana – ha detto – si gioca quantomeno in Italia e qualche milione di euro si può raccattare…».
Salvini ha assolutamente ragione !
Sia oscurata in tutta Europa