Confintesa attacca il governo: maggiore chiarezza sulla questione dei disabili

10 Gen 2019 13:34 - di Redazione

Nuovo attacco di Confintesa al governo: “È inammissibile che le categorie sociali più deboli come i disabili vengano completamente abbandonate a se stesse e alle proprie famiglie”. Lo dichiara il Segretario generale di Confintesa, Francesco Prudenzano, in merito alla denuncia del ministro della Famiglia e delle Disabilità, Lorenzo Fontana, sull’assenza di punti che prevedano l’aumento delle pensioni di inabilità all’interno del decreto su quota 100 e reddito di cittadinanza in fase di approvazione. “Una manovra– continua Prudenzano – pensata per sostenere le fasce sociali più deboli non può lasciare fuori i disabili. Ed è assolutamente errato confondere le pensioni di invalidità con il reddito di cittadinanza, come si sta facendo in queste ultime ore. Il reddito di cittadinanza è un sussidio temporaneo finalizzato alla reintegrazione nel mondo del lavoro dei cittadini poveri e disoccupati. Il disabile è per definizione una persona “inabile al lavoro”, quindi non si vede in che modo possa fare richiesta del reddito di cittadinanza se poi non può rispondere alle eventuali proposte lavorative dei centri per l’impiego. E anche nel caso in cui venissero corretti i tetti Isee e gli altri parametri per permettere l’accesso al reddito alle famiglie con i disabili, chi fornirebbe loro assistenza mentre i familiari sono via per lavoro? La pensione di invalidità- conclude Prudenzano – serve per dare l’opportunità al disabile di ricevere le cure e l’assistenza di cui ha bisogno, ed è tutt’altra cosa rispetto al marasma di proposte e controproposte con cui l’esecutivo sta tentando di accordarsi su qualcosa che di fatto, al momento, non esiste”. Infatti, oltre al tema migranti si è affrontata anche la questione dei disabili, durante il vertice tra Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, ieri sera a palazzo Chigi. Il tema è al centro di un braccio di ferro tra Lega e M5s sul reddito di cittadinanza. Al tavolo è stato ribadito che si tratta di una misura che va a contrastare la povertà, dunque andrà ad aiutare quei 260mila disabili che vivono in difficoltà economica e che sarà svincolata dall’accesso al mondo del lavoro e dalla trafila dei centri d’impiego. Il chiarimento, tuttavia, non sarebbe stato risolutivo: la questione verrà affrontata nelle prossime ore con la Lega, in particolare con il ministro Fontana. Confermato poi lo slittamento a venerdì del Cdm per l’approvazione del decreto su reddito di cittadinanza e quota 100: la ragioneria, infatti, ha chiesto altro tempo.

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