Battisti, il nipote del brigadiere ucciso gela Napolitano: «La verità è un’altra, altro che Lula»
“A noi familiari delle vittime preme la ricostruzione della verità storica, che spesso è diversa da quella giudiziaria”. Ad affermarlo all’Adnkronos è Potito Perruggini, nipote di Giuseppe Ciotta, brigadiere di Polizia ucciso nel 1977 dai terroristi rossi, intervenendo sull’arresto di Cesare Battisti. Perruggini non nasconde il proprio risentimento per i “carnefici” che in questi anni, spiega, “hanno sempre goduto di un palco di primissimo livello mentre le vittime non potranno mai avere diritto di replica”. “In questi lunghissimi anni i veri condannati al carcere siamo stati noi familiari delle vittime”, tuona, “che restiamo sempre senza diritto di replica mentre siamo costretti a leggere le prediche dei terroristi definiti impropriamente ‘ex'”, aggiunge, chiedendosi anche se i rapporti commerciali tra Italia e Brasile non abbiano concorso ad ostacolare l’estradizione del terrorista. Perruggini si rivolge poi al presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, oggi autore di una lettera pubblicata dal quotidiano La Stampa sull’arresto dell’ex terrorista dei Pac: “Poco ci importa, come lei ha scritto, che il presidente brasiliano Lula non mantenne gli impegni”.
«Non vogliamo vendetta ma gisutizia»
“Noi familiari delle vittime e cittadini italiani – rimarca Perruggini – non vogliamo vendetta ma solo giustizia e verità per la riconciliazione. Da chi è scappato, e da chi è uscito presto dal carcere per gli sconti di pena, vorremmo solo la verità su quegli anni. L’ha detto Giovanni Paolo II: ‘non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza perdono’, non ci può essere perdono senza verità.” Perruggini chiede che sia costituita la Commissione per la Riconciliazione Nazionale e chiede l’istituzione a Roma del museo della memoria per le vittime del terrorismo. “Richieste – chiarisce – che ho invano atteso e che rinnovo all’attuale governo a cui ho già da tempo rivolto un’istanza di incontro per dettagliare la mia proposta