Roma sotto i rifiuti, Gigi Proietti striglia la Raggi: «Degrado insopportabile»
«Ora damose da fà». Riparte dalla famosa esortazione in romanesco di Giovanni Paolo II, Gigi Proietti, per commentare l’emergenza-rifiuti che sta invadendo la Capitale in questi giorni. Il popolarissimi attore non entra nel merito delle responsabilità e si guarda bene dal proporre ricette («non ho consigli da dare, non so come sia possibile risolvere i tanti problemi di Roma»), ma non per questo rinuncia a infilare il dito nella piaga di un’amministrazione, quella guidata da Virginia Raggi, che ormai imbarca acqua da tutte le parti: «Io non vorrei arrendermi – incalza l’inventore della mandrakata – anche se non trovo nulla cui aggrapparmi».
Proietti: «Non vorrei arrendermi, damose da fà»
«Bisognerebbe risalire alle cause», spiega Proietti che aggiunge: «Per la città non sento proposte. Certo è che Roma, per essere recuperata, avrebbe bisogno di un progetto molto vasto: bisognerebbe fare assemblee continue con grandi urbanisti grazie alle quali ristrutturare Roma, anche perché in questo modo non si va avanti». Una constatazione che suona come vera e propria denuncia dell’inconsistenza progettuale e amministrativa della giunta grillina. «L’emergenza-rifiuti – continua Proietti – non è una novità. Anni fa, realizzai insieme ad altri attori uno spot che veniva proiettato al cinema per il lancio dei cassonetti. Ora il problema si è ingigantito e in più si è aggiunto anche l’incendio dell’inceneritore, di cui non ho più sentito parlare».
La Capitale invasa dall’immondizia
Proietti non è uno che fa l’impegnato sul divano di casa. Tutt’altro: «Ho lavorato tantissimo per mia città e continuo a farlo: ho aperto tre grandi teatri che servono da collante per la città. Non mi fermo ma il mio impegno è una goccia del mare, anzi nell’oceano». Proietti si sofferma anche sulla crisi dei trasporti ricordando che «Roma non può sopportare quegli autobus lunghi lunghi che attraversano il centro. Mi auguro – conclude – che il prossimo anno si chiuda con qualche novità positiva, se è vero che hanno lavorato finora per la città».