Rifiuti, topi e roghi a Roma, periferie in rivolta: «Navighiamo nella spazzatura»

27 Dic 2018 12:59 - di Roberto Mariotti

Dorme la Raggi. Dorme mentre Roma viene travolta dai rifiuti. Sul web si scatena la rabbia, non c’è neppure lo spazio per gli sfottò perché c’è poco da ridere. Una situazione del genere non si era mai verificata. Mai in questi termini e con questa portata. La sindaca del ritornello è sempre colpa degli altri viene messa sotto accusa. Dal centro alla periferia il caos è totale. Ma è soprattutto nelle zone meno radical chic che sale la protesta: «La situazione è penosa, inaccettabile. Qui ormai viviamo tra la spazzatura data alle fiamme, cassonetti stracolmi e rifiuti a terra, siamo sommersi dal degrado. Ci sentiamo un quartiere dimenticato dal Campidoglio», dice all’Adnkronos Roberto Torre, del comitato di quartiere Tor Sapienza. «Oltre ai roghi tossici, ora abbiamo anche questa situazione che sta precipitando giorno dopo giorno. Noi vogliamo il servizio per il quale paghiamo, un servizio di raccolta quotidiano e non a macchia di leopardo e a giorni alterni. Qui navighiamo nella spazzatura – sottolinea – camminiamo sulle erbacce, e il degrado porta altro degrado. Poi ci parlano di aumento della Tari…». Non va meglio in altre periferie.

Da Tor Sapienza a Ponte di Nona, rifiuti da incubo

«La situazione è drammatica, spazzatura in strada e rifiuti sparsi. E come spesso accade sono le periferie a pagare il prezzo più alto, ad essere le più penalizzate», afferma all’Adnkronos Franco Pirina del Caop coordinamento azioni operative Ponte di Nona. «C’erano dei disagi già prima dell’incendio al Tmb Salario ma dopo il rogo la situazione è nettamente peggiorata. Purtroppo – spiega – non manca anche l’inciviltà di chi lascia l’immondizia per strada anche quando i cassonetti sono stati svuotati e questi comportamenti andrebbero adeguatamente sanzionati. Dall’altra parte – sottolinea – l’amministrazione dovrebbe gestire i rifiuti con competenza e non senza un’organizzazione che fa precipitare spesso la città nell’emergenza, con rischi anche dal punto di vista igienico. Un intervento è sempre più necessario». Sulla pagina facebook del Caop Franco Pirina scrive: «Avevo ricevuto da alcuni residenti la richiesta di andare a vedere quello che mi stavano segnalando telefonicamente e che era presente in Via Piero Corti a 100 metri dalle Scuole del luogo, ma mai immaginavo di trovarmi in un’oasi da Terzo Mondo tra un tanfo insopportabile, topi vivi e morti, sciami di moscerini che mi prendevano alla gola e in mezzo a rifiuti di ogni genere». Identica la situazione nei quartieri vicini, da Castelverde a Villaggio Prenestino. «Giorni di schifo totale», dice all’Adnkronos una signora residente in zona Ponte Lungo, sulla via Appia. Da Casal Bruciato a San Giovanni, a macchia di leopardo, la situazione non torna alla normalità. Critica la situazione in via Filippo Meda, a Monti Tiburtini, dove il puzzo nauseabondo della spazzatura in strada sale fino ai primi piani dei palazzi. 

FdI: la Capitale affoga

«Quanto sta accadendo in queste ore dove in diversi quadranti della città, Centocelle, Montesacro, Prati e Tor Sapienza, dove sono stati appiccati incendi dolosi è preoccupante. Cassonetti ricoperti dai rifiuti e incendiati, i servizi di spazzamento e raccolta a rilento, la Capitale affoga e la stampa internazionale ci irride come ha titolato il New York Times parlando di “Roma in rovina”», dichiara in una nota Andrea De Priamo capogruppo di Fdi in Campidoglio. «La vicenda dei roghi – evidenzia – è frutto dell’incapacità grillina dovuta alla gestione dell’emergenza raccolta rifiuti di questi giorni. Non vorremmo che tale situazione degenerasse nelle prossime ore, e con l’approssimarsi dell’ultimo dell’anno dove ci sarà più produzione di rifiuti, pertanto come Fdi chiediamo un Consiglio comunale straordinario per affrontare la questione, alla presenza sia della sindaca Raggi che all’assessore all’Ambiente Montanari».

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