Nel 2019 un miliardo di euro per Montecitorio: la Casta colpisce ancora

20 Dic 2018 17:07 - di Penelope Corrado

Nell’era gialloverde, tra deputati, personale dipendente, beni immobiliari, pensioni e acquisto di beni e servizi, le “spese di palazzo” alla Camera per il 2019 ammontano a quasi un miliardo di euro, per la precisione  958,8 milioni di euro (a fronte delle “entrate totali” stimate poco più di 970 milioni di euro). Un vero e proprio tesoretto, anche se tutte le voci registrano un lieve calo, segnando un meno 10,4 milioni di euro rispetto al 2018.

Le spese per gli inquilini di Montecitorio restano elevate

Questi sono alcuni dei numeri del bilancio di previsione della Camera per il prossimo anno, il primo dell’era gialloverde, in possesso dell’Adnkronos, che oggi sarà all’esame dell’Ufficio di presidenza. Spulciando le carte si scopre che di questi 958 milioni di euro di uscite, 547,6 milioni di euro vengono sborsati solo per le “spese correnti”, ovvero quelle cosiddette di funzionamento (comprensive del ‘conto in capitale’ ma al netto della previdenza), che rappresentano il costo degli “inquilini” di Montecitorio, dell’attività dell’Assemblea e tutti i suoi organi, oltre che del «patrimonio artistico, bibliotecario e archivistico storico!, in dote all’edificio del Bernini.

La maggioranza gialloverde ha risparmiato un milione di euro

Sfogliando il fascicolo di 45 pagine, gli onorevoli appaiono meno costosi, anche se beneficiano di un contributo ai gruppi parlamentari, che resta una delle poste più corpose, pari a 31 milioni di euro. Il calo della “spesa di funzionamento” (-1,95%) rispetto al 2018, si legge nella relazione del collegio dei questori, è dovuto “per il 50% dalla riduzione del costo del personale dipendente (-5,7 mln)” e, “in parte, al venir meno di oneri riconducibili alla conclusione della legislatura”. In particolare, le spese previdenziali sono stimate per il 2019 oltre 411mila euro. Mentre quelle per l’acquisto di beni e servizi “si mantengono sostanzialmente sui livelli conseguiti”, con “variazioni marginali” e il “confronto con il dato riferito al 2013” dimostra una “riduzione di 52,7 milioni di euro”, ovvero un meno 40%. Alla “diminuzione del totale di spesa prevista per il 2019 – precisano i questori – concorrono in maniera significativa, oltre alla spesa per il personale dipendente, la spesa per quello non dipendente, che registra una contrazione di 2,5 mln (-13,55%) e la spesa per l’attività degli organi parlamentari, ridotta di 1,1 milioni di euro  (24,03%)”.

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