«Leggerissimo miglioramento per Antonio Megalizzi»: la sua vita appesa a un filo di speranza

14 Dic 2018 15:21 - di Redazione

Quella maledetta sera della strage al mercatino di Natale di Strasburgo, Antonio Megalizzi è stato colpito alla testa dal proiettile del terrorista Cherr Ceakat in un punto inoperabile. Disperazione e speranza si alternano continuamente, e ora a riaccendere qualche barlume di fiducia arrivano le parole di uno dei familiari, in ospedale accanto al giovane giornalista in coma.«Le condizioni di Antonio sono stazionarie in linea di massima, anche se sembra ci sia stato un leggerissimo miglioramento. Troppo poco perché possiamo dirci sollevati, ma, insomma, dà speranza anche solo il fatto che non peggiori». Poche parole che rendono l’intensità del momento e la drammaticità della situazione, pur aprendosi un sottile spiraglio alla speranza. A pronunciarle, il padre di Luana, la fidanzata di Antonio Megalizzi. Il giornalista 29enne rimasto gravemente ferito nell’attentato terroristico di Strasburgo si trova attualmente in coma farmacologico. «Ci sono da attendere 48 ore per capire se Antonio reagisce, quindi tutto oggi e tutto domani», ha spiegato ancora Moresco.

Antonio Megalizzi: l’appello all’intervento di un luminare

Nelle scorse ore il padre di Luana ha lanciato anche un appello: «Stiamo cercando di trovare un luminare, che possa andare a Strasburgo e salvare Antonio». E ancora: «Abbiamo bisogno di trovare persone molto qualificate», ha aggiunto precisando che comunque anche i medici dell’ospedale di Strasburgo sono molto «qualificati e disponibili». Subito, allora, Marco Cenzato, presidente della Società italiana di neurochirurgia e primario all’ospedale Niguarda di Milano, parlando all’Adnkronos Salute, si è detto «pronto, già sabato, a volare a Strasburgo per un consulto con i colleghi francesi per valutare la situazione clinica di Antonio Megalizzi». Il neurochirurgo non nega la delicatezza del quadro clinico del giovane, e puntualizzando che sicuramente l’operato dei colleghi francesi è di alto livello, ha offerto la sua piena disponibilità per “un confronto”».

«Me l’hanno portato via»: la disperazione della mamma di Antonio

La mamma di Antonio è disperata ma si aggrappa alla fede: prega e spera in un miracolo per suo figlio. Annamaria ha ricevuto questa mattina in ospedale la visita degli eurodeputati Mario Borghezio e Giacomo Mancini, che sono voluti andare a portare la loro vicinanza. «Era sconvolta, è consapevole che la situazione è disperata», ha detto all’Adnkronos Mario Borghezio, spiegando che quando è arrivato in ospedale con Mancini la signora li ha abbracciati «come fossimo della famiglia». «Piangeva. Ci ha detto che Antonio è sempre stato un ragazzo pieno di entusiasmo, pieno di speranze – ha raccontato l’eurodeputato non nascondendo la commozione – Ci ha spiegato che sta resistendo anche se è stato ritenuto inoperabile ma, ha detto, i miracoli possono sempre avvenire». E si prega e si spera in un miracolo.

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