La Boldrini straparla sul governo: «I leoni sono diventati pecorelle»
Quando si tratta di dileggiare, Laura Boldrini c’è sempre. Sempre in prima fila e non solo contro il governo gialloverde che sappiamo essere la sua ossessione, ma anche contro l’Italia tutta. La Boldrini infatti parla come la Merkel, come Moscovici, come Juncker, che ci prendono a legnate un giorno sì e l’altro pure. L’ex presidente della Camera approfittando dell’accordo dell’esecutivo trovato con l’Europa, torna a infierire come una nemica e piomba come un’Erinni: «Ve li ricordate i leoni del me ne frego quando esultavano dal balcone di Palazzo Chigi? Ecco, adesso fanno le pecorelle, che pregano Junker di non avviare procedura di infrazione contro l’Italia. Nel frattempo, però, sono stati bruciati miliardi di euro. E gli italiani pagano».
Boldrini imbarazzante
Francamente imbarazzante. La Boldrini persegue l’insulto libero, dà libero sfogo alle sue frustrazioni inserendosi nelle pieghe di un braccio di ferro delicato che il governo ha ingaggiato con l’Europa per manterenre fede agli impegni presi con chi lo ha votato soprattutto in tema pensionistico e sul reddito di cittadinanza. Che piacciano meno i due i fronti, i fatti dicono che sono già state ridotte le risorse. Farci sopra dell’ironia è puerile, per non dire penoso…
Parla ancora? Non ha ancora capito che non la calcola nessuno? Nemmeno quelli del suo pseudo partito!
il commento della sig,ra Boldrini abituata a parlare male degli italiani ( quelli che non la pensano come lei sono fascist) fa schifo. Sarebbe opportuno ignorarla!!!!!!i
I leoni rimango tali sempre. A volte cara signora si è più forti facendo un passo di lato che andare a rompersi le ” corna” con un atteggiamento intransigente. Dico più semplicemente si è più intelligenti. E poi ,fare il
menagramo nn le si addice e nn credo le farebbe piacere dover vivere con una sciarpetta di seta, in meno, al collo. Quindi sia disponibile una mossa e nn inveisca ancora contro il governo
Meglio pecorelle che traditori della Patria
Ti conviene star zitta pecorella, smarrita
Emmenomale, però, che le scrofe e le capre sempre scrofe e capre restano!
Per fortuna ormai questa la conoscono quasi tutti quindi ogni cosa che dice gli si ritorce puntualmente addosso, non è nemmeno in grado di capire che sarebbe meglio tacesse, e poi come influenza politica ha la stessa dello zero quando stà a sinistra del numero.