«Giletti dove sei»? «Sono già in Rai»: e le battute tra Cairo e il giornalista rilanciano i rumors
Tensioni e voci di corridoio si stemperano in una battuta: al tradizionale saluto di Urbano Cairo alla squadra della sua tv all’hotel Hilton Cavalieri, il patron di La7 ha più volte invitato Giletti a raggiungerlo sul palco. «Massino dove sei»? Urla dal centro salone l’editore a una delle firme di punta della rete, e dal fondo del salone il giornalista e conduttore risponde: «Sono già in Rai». E a quel punto a Cairo, tra il serio e il faceto, non resta che aggiungere: «Fatti vedere qui sul palco, fatti godere fin che ti ho»…
Massimo Giletti torna in Rai? Lo scambio di battute con Cairo…
E la domanda più gettonata del momento si ripete, rimbalzando dalla tv al web: ma Giletti torna in Rai? Del resto, tra risiko mediatici, qualche battuta e un po’ di tensione, le voci di un ritorno del conduttore di “Non è l’Arena” a viale Mazzini riecheggiano in maniera sempre più insistente, e tornano al centro della serata di ieri sera all’Hilton. Serata in cui Cairo ha invitato più volte il conduttore accanto a lui, rilanciando, anche ironicamente, quella voce che «vuole Giletti già in Rai, perché vuole firmare un contratto quinquennale mentre io gli ho offerto al massimo un triennale». E chissà se i complimenti profusi dall’editore per il successo conquistato da Non è l’arena (al 7 per cento di share in una serata, come quella della domenica, storicamente inesistente per la7) sono valsi a convincere Giletti a restare.
Fazio in crisi: trasloca su Raitre e Giletti lo sostituisce?
Dunque adesso la palla passa al giornalista: spetta a lui sciogliere la prognosi e chiarire apertamente da che parte sta e, soprattutto, dove si collocherà: nel frattempo, come ieri nella sala del prestigioso Hotel, anche sui social e nei corridoi delle tv, si continua a rumoreggiare sulla possibilità che il conduttore torni a Rai1 in sostituzione di Fazio. Ipotesi che acquista sempre più vigore soprattutto dopo la debàcle di ascolti di Che tempo che fa, che giustificano insurrezioni virtuali e polemiche social sul contratto che potrebbe essere riletto alla luce di un imminente ri-trasloco su Raitre se non, addirittura, di una cancellazione del programma flop.