FdI: il governo ha detto no su global compact e Bolkestein. Dov’è il cambiamento?

30 Dic 2018 17:17 - di Redazione

Proposte che Fratelli d’Italia riteneva fondamentali per migliorare il testo della manovra sono state bocciate in sede parlamentare. E la polemica politica si infiamma: come mai tanti no dal governo del cambiamento? Se lo chiede il capogruppo di FdI alla Camera Francesco Lollobrigida, lamentando il mancato sì agli odg su global compact, Bolkenstein e sulle pensioni agli invalidi.

“Il Governo del cambiamento – afferma Lollobrigida – ha bocciato molte delle 32 proposte presentate da Fratelli d’Italia come ordine del giorno alla manovra. Tra i provvedimenti respinti ci sono anche le istanze che in questi mesi Giorgia Meloni e FdI hanno raccolto dal territorio e dalla parte produttiva della Nazione. Dal governo del cambiamento solo tanti no alle tante proposte di Fratelli d’Italia che puntavano a migliorare la nostra amata Patria. La maggioranza si è dimostrata concentrata a rendere impermeabile una manovra frutto di un pessimo compromesso tra Lega, 5 Stelle e burocrati europei”.

Gli odg proposti da FdI e bocciati in Parlamento

Quindi Lollobrigida elenca le misure che FdI ha tentato di introdurre senza successo: “Bocciata la proposta di escludere definitivamente dalla direttiva Bolkestein le concessioni demaniali turistico balneari, i porti turistici e i punti di approdo della nautica da diporto. Respinto l’odg sul Global Compact con cui abbiamo chiesto di non finanziare alcuna attività connessa alla sua sottoscrizione. Bocciata la nostra richiesta di riduzione delle accise sui carburanti e quella di destinare alle regioni del sud Italia il 50% delle risorse per gli investimenti pubblici sulle infrastrutture anziché solo il 34%. E ancora: bocciata la proposta ai medici ospedalieri il contratto scaduto da ormai 10 anni e l’unico a non essere stato rinnovato in tutto il comparto pubblico; bocciata la proposta di raddoppiare le pensioni d’invalidità, oggi ferme a 300 euro al mese per la disabilità visiva e ancora meno per le altre forme di disabilità. E bocciata ancora la richiesta di riconoscere a Roma la centralità della Capitale con la previsione e lo stanziamento di fondi e risorse speciali rafforzandone i poteri”.

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