Di Maio orgoglioso di Tria e del papà: “Non si toccano” (video)
«Quando ho visto mio padre che chiedeva scusa in video per quanto fatto dieci anni fa, ho detto “è un padre di un grillino”». Lo dice Luigi Di Maio, a Radio 24, tornando sulla vicenda. «Gli altri padri non hanno chiesto scusa a nessuno, ma hanno chiesto aiuto ai figli per salvare le banche», dice il vicepremier. Quindi, smentendo le voci «che attribuiscono ai Cinque Stelle la volontà di far dimettere il ministro dell’Economia», Di Maio ha precisato: «Smentisco categoricamente qualsiasi voce sulla volontà di far dimettere il ministro Tria. Ho visto che veniva attribuita addirittura al Movimento 5 stelle. Giovanni Tria sta facendo un grande lavoro e squadra che vince non si cambia: deve restare al ministero dell’Economia».
Di Maio: “La prossima settimana taglio alle pensioni d’oro”
«La trattativa con la Ue la fanno Conte con Juncker e Tria con i suoi omologhi» sottolinea il vicepremier, ribadendo di avere «piena fiducia in tutti e due». Il riferimento alle voci è legata all’assenza del titolare di via XX settembre dal vertice che si è tenuto giovedì a Palazzo Chigi tra Conte e i due vicepremier Di Maio e Salvini. Incontro legato agli emendamenti alla manovra nel quale, aveva già rassicurato il ministro del Lavoro, «abbiamo affrontato alcune questioni da portare nella legge di bilancio al Senato» la prossima settimana, tra cui «il taglio alle pensioni d’oro».
Ecotassa, Di Maio: “Non colpiremo le auto familiari”
Tornando sulla cosiddetta ecotassa, Di Maio ha spiegato: «Io non voglio mettere alcuna tassa sulle auto familiari di cui gli italiani hanno bisogno per spostarsi. Dopo il confronto con le aziende automobilistiche, con i lavoratori e i consumatori troveremo il modo per migliorare la norma, che non significa fare marcia indietro«. E ha aggiunto: «Il nostro obiettivo è di incentivare l’uso dell’auto elettrica, ibrida e a metano. Se qualcuno pensa di far litigare il governo su questa norma si sbaglia, perché alla fine prevale il buon senso dall’una e dall’altra parte».
Solol un incapace, ignorante e quaraquaqua.