Crosetto sputtana Di Maio: «Ecco che cosa scriveva Giggino poco più di un anno fa…»
La coerenza, si sa, non è proprio una virtù dei politici in quanto tali . Ma di questo nessuno is scandalizza, secondo il vecchio motto che solo i “paracarri non cambiano idea”. Ma, anche per le giravolte più spericolate, ci vogliono intelligenza e buon gusto. E pochi sele possono realmente permettere. In ogni caso, il cambiamento d’opinione su una singola questione non deve mai inficiare la coerenza dell’insieme. Perché ci sono questioni fondamentali e valori di fondo su cui il politico non può cambiare opinione, pena l’esporsi al sarcasmo di tutti e la cosneguente perdita di credibilità.
Divertente scoperta
Uno di questo problemi di fondo riguarda la visione dei rapporti istituzionali, in particolare quelli tra governo e parlamento. Proprio su questo tema Luigi Di Maio è stato clamorosamente colto in castagna da Guido Crosetto. Il parlamentare di FdI è andato sul profilo Facebook del vicepremier e ha fatto una divertante scorperta. Il gustoso post risale al 10 ottobre 2017, quindi poco più di un anno fa Il grillino affermava che “siamo in piena emergenza democratica”. Perché? “Il Pd ha appena dato il suo ok alla fiducia sulle legge elettorale quindi il Parlamento non potrà discuterla”. Di qui un roboante appello: “Nei prossimi giorni saremo chiamati tutti a difendere le istituzioni della Repubblica. State pronti”. C’è proprio da sgnasciarsi dalle risate perché oggi lui e il suo governo hanno fatto la stessa cosa. Anzi peggio: non era mai accaduto nella storia della Repubblica che la manovra non passasse per la commissione Bilancio. L’incoerenza è un lusso che solo in pochi (i più intelligenti) si possono permettere.
Dilettanti allo sbaraglio.
Più va avanti questo governo e più si penalizza il popolo.
Tutte le previsioni e le promesse elettorali sono state cancellate e si è passati ad un incremento di tasse e balzelli vari.
Mi meraviglio di Salvini che segue la rotta destabilizzante dei 5 S,dopo aver preso voti dal centrodestra e promotore di altre politiche.
Bisogna solo sperare che rinsavisca e non continui con il ritornello che questo governo durerà cinque anni.
Prima si va a nuove elezioni,dove il popolo potrà pronunciarsi,e meglio sarà per il bene dell’Italia.