Corinaldo, si cerca un uomo mascherato. Uscite di sicurezza solo per 469 persone
“Spingevano da dietro, era impossibile non schiacciare le persone”. I racconti dei testimoni sono raccapriccianti. Una delle madri di una ragazzina presente ieri nella discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo, dove sei persone sono morte nella calca, ha parlato di scene apocalittiche. “Una ragazza che si trovava nel locale – riferisce Don Giuseppe Bartera Sebastianelli, parroco della chiesa di S. Pietro Apostolo di Corinaldo – ha raccontato alla mamma come mentre scappava non voleva schiacciare nessuno ma la spingevano da dietro e non ha potuto farne a meno: era
impossibile non schiacciare le persone”. Ma cosa avrebbe originato il fuggi fuggi? “Testimoni raccontano che quando il locale era gremito, oltre il limite consentito, un ragazzo incappucciato ha lanciato nella folla una bomboletta spray che ha generato fumo e odore acre. Da qui il panico e la fuga verso l’esterno…”, ha detto un inquirente a Repubblica.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini farà visita ai feriti e alle loro famiglie, che si trovano ricoverate ad Ancona: il ministro dell’Interno dopo il sopralluogo alla discoteca e ha lasciato il locale con alcuni cittadini che lo hanno aspettato per salutarlo con degli applausi e stringergli la mano.
“Chi ha sbagliato e ha sei ragazzi sulla coscienza dovrà pagare tutte le conseguenze“, ha detto Salvini. “La sala principale aveva una capienza di 469 persone, sono stati venduti 1300 biglietti. Tre uscite di sicurezza censite erano
funzionanti, non è vero che c’erano porte bloccate, tre uscite di sicurezza che nella sala principale, l’unica in cui si svolgeva l’evento, permettono un’emergenza per 469 persone”, ha spiegato ancora Salvini.