Scabbia a Rimini, per la Lega è emergenza. L’Ausl rassicura: tutto sotto controllo
Il consigliere regionale della Lega Nord, Massimiliano Pompignoli, diffondendo i dati sulla salute e welfare dell’Emilia Romagna, ha lanciato un allarme scabbia a Rimini. “Sono 942 – afferma – le confezioni di prodotti anti-scabbia distribuite nella provincia di Rimini negli ultimi 22 mesi; all’incirca 1,5 al giorno”. Pompignoli si riferisce nello specifico alla crema Scabianil: “734 confezioni sono state distribuite ad ambulatori di igiene pubblica (88%), alle strutture residenziali (9%) e alle carceri (2,5%). A queste, nello stesso periodo di analisi, si deve aggiungere un consumo di Scabianil crema in ambito ospedaliero pari a 208 confezioni. Se pensiamo che nella provincia di Forlì – Cesena, come ho già denunciato, nello stesso lasso di tempo, sono stati distribuiti 544 articoli farmaceutici per la cura della scabbia, il dato di Rimini – per usare un eufemismo – fa venire i brividi. Anche perché si tratta di un dato parziale che non tiene conto del meccanismo della distribuzione diretta e di quella in ambito farmaceutico. Se pensiamo oltretutto che la provincia di Rimini conta 337 mila abitanti contro i 395 mila di Forlì Cesena, l’incidenza pro capite in termini di numero di confezioni distribuite in quest’ultima è nettamente inferiore rispetto alla prima”. Di fronte a queste cifre, sottolinea l’esponente leghista, l’Ausl unica della Romagna e le Amministrazioni del riminese devono porsi degli interrogativi urgenti e prendere atto che qualcosa, nella prevenzione e nell’informazione di questa grave malattia cutanea, è mancato. Un dato è certo – conclude – “se fino qualche anno fa nella nostra regione la scabbia poteva considerarsi una malattia sconosciuta, oggi viene da chiedersi se la sua natura non si sia evoluta e quali siano i rischi per i nostri cittadini”. L’Ausl riminese assicura che è in atto un costante monitoraggio del fenomeno e che non vi è stata sottovalutazione. “Come noto Rimini – prosegue la Ausl – è un territorio di confine e molto soggetto a scambi e flussi di popolazione di vario tipo, sia in ingresso sia “in uscita” (vale a dire, anche, di riminesi che effettuano viaggi all’estero per lavoro o per turismo). Anche a Rimini si è verificata nel corso degli anni la medesima diffusione che vi è stata a livello nazionale senza che ciò implichi alcun allarme di tipo sanitario. E’ ad ogni modo continua e costante l’attenzione dell’Azienda rispetto al controllo della diffusione della scabbia – così come di ogni patologia”.