Russia, attacco suicida al Fsb, l’ex Kgb. L’attentatore aveva 17 anni

31 Ott 2018 14:54 - di Luciana Delli Colli

È di un morto e tre feriti il bilancio dell’esplosione avvenuta oggi nei pressi della sede dei servizi di sicurezza della Federazione russa Fsb (erede del Kgb sovietico) nella regione di Arkhangelsk, nel Nord Ovest del Paese. Il morto è lo stesso attentatore: un ragazzo di 17 anni, Mikhail Zhlobitsky, studente di un istituto tecnico e anarchico. «Il Fsb tortura le gente», ha scritto il giovane su Telegram poco prima di farsi esplodere. I tre feriti sono tutti dipendenti dell’ufficio. Si tratta del «primo attentato suicida portato a termine non da un jihadista», ha spiegato Andrei Soldatov, esperto di intelligence in Russia, anche se altri osservatori ricordano i colpi assestati di recente dal Fsb all’Isis.

L’esplosione è avvenuta alle 8.52 ora di Mosca (le 6.52 in Italia) quando il ragazzo ha estratto l’ordigno rudimentale dalla sua borsa. Sul caso è stata aperta una inchiesta per terrorismo e la Commissione ha diffuso una foto dell’attentatore sul suo account twitter. Immediatamente dopo la deflagrazione il governatore della regione di Arkhangelsk, Igor Orlov, ha reso noto che le autorità hanno rafforzato le misure di sicurezza in tutti gli uffici pubblici. L’edificio dell’Fsb è stato evacuato, ha precisato la Commissione antiterrorismo.

Non è la prima volta che il Fsb viene preso di mira. Un attentatore aveva fatto irruzione nell’aprile dello scorso anno negli uffici di Khabarovsk, nell’Estremo oriente russo, in un episodio che ricorda quello avvenuto questa mattina ad Arkhangelsk, anche per la giovane età dell’attentatore. L’assalitore aveva allora aperto il fuoco nell’ingresso della sede dei servizi di sicurezza interna, prima di passare i controlli, e aveva ucciso un dipendente e un visitatore proveniente da un paese della Comunità degli Stati indipendenti, prima di essere ucciso dagli agenti nel frattempo intervenuti. L’Isis aveva rivendicato la paternità dell’attacco in un comunicato su Amaq, ma fonti russe avevano spiegato che l’attentatore, identificato come Anton Konev, era un residente della regione al confine con la Cina di 18 anni, con legami con i gruppi ultranazionalisti e filonazisti e con disturbi mentali. Negli ultimi giorni l’Fsb ha rivendicato lo smantellamento di almeno due cellule importanti dell’Isis in Russia, una nel Tatarstan, dove sono state fermate 18 persone, e un’altra nella regione di Mosca, dove sono stati arrestati in sei, accusati di pianificare attentati di alto profilo a nella capitale russa.

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