L’Ugl a Le Pen e Salvini: “L’eurocrazia ha prodotto in Italia 5 milioni di poveri”
Si è svolto presso la sede confederale dell’Ugl l’incontro, organizzato dal sindacato, con la presidente del Rassemblement National, Marine Le Pen, e il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini sul tema «Crescita economica e prospettive sociali in un’Europa delle Nazioni». I due leader si sono confrontati sulla necessità di costruire un’Europa alternativa, nel pieno rispetto dell’identità e degli interessi nazionali.
Capone (Ugl): “Siamo vittime dell’eurocrazia”
Ad aprire il dibattito Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl: «L’Ugl è orgogliosa di ospitare un confronto così importante volto a porre le basi per un’Europa più giusta: solo in Italia ci sono 5 milioni di poveri assoluti a cui dobbiamo ridare la speranza di credere in una vita migliore. È opportuno pensare a un nuovo concetto di Europa, rivolto alle esigenze dei singoli Stati a dispetto del processo di unificazione economica e politica che ha condotto a una vera e propria “eurocrazia”, fatta di burocrati e di potere alle banche. È, quindi, necessario che il nostro Paese tuteli i propri cittadini, sempre più impoveriti a causa della mancanza di lavoro e di investimenti strategici. In tal senso, ritengo che la manovra avviata dal Governo abbia l’intento di riattivare l’economia, attraverso riforme sociali e interventi che diano un nuovo impulso ai consumi. Non si devono fare passi indietro sul deficit, perché nel lungo periodo gli italiani avranno un potere d’acquisto maggiore e una migliore qualità della vita», ha concluso il leader Ugl.
Sembra strano dover parafrasare Mao Zedong, ma bisogna dire che la definizione naoista di “tigri di carta” applicata alla burocrazia di Bruxelles è quanto mai azzeccata.
Del resto, il principale compito che i nostri leaders si devono assumere è quello che, grazie a Gorbacev, fece crollare l’impero sovietico: la fine della paura.
Perché il PD aveva costruito – da buoni comunisti – il suo potere sulla paura: paura delle tigri di carta di Bruxelles.
Sono d’accordo la storiella dell’europa che porta ricchezza e che senza euro siamo perduti non ci crede più nessuno! Prodi con il suo accordo del c’…..o ci ha dimezzato lo stipendio. Comunque l’europa è una mafia. Guardate come hanno ridotto la Grecia. Usciamo e facciamo un patto con i paesi del Visegard. Sara meglio. Comunque ora non si molla su niente. Che si vadano a far f………. Sti eurocrati!
Rispondo ad Angela: in teoria potrei essere d’accordo. Ma occorreva farlo subito. Uscirne ora sarebbe un rimedio peggiore del male.
Mario Salvatore Manca
ma chi è questo Carlo Cervini che spara numeri a casaccio e che vaneggia? Dice che lo spread farà alzare di 5-6 miliardi la spesa per interessi: A parte il fatto che il tasso d’interesse sui titoli di Stato viene fissato al momento dell’emissione, cosa che non avviene tutti i giorni o ad ogni ora come cambia lo spread, e quindi la vera spesa si accerterà solo in quel momento, ammesso che siano 5-6 miliardi ricordo che il bilancio dello Stato è di 800 miliardi, e quindi la spesa e’ assorbibile. E poi, basta con i terrorismi finanziari!
Caro Capone, hai ragione, BOIA CHI MOLLA !!! Viva SALVINI e LE PEN per una Europa migliore |||
Avanti con il nazionalismo,a favore dello stato italiano e dei cittadini italiani
E questi imbecilli che ci governano in soli 4 mesi, con i loro errori economici hanno bruciato ben 150 miliardi di valore in Borsa e almeno altri 250 per il calo del valore nominale dei titoli del debito pubblico. Per gli interessi, grazie allo spreed si pagherà dai 5/6 miliardi in più, neanche uno tsunami alto 20 metri poteva fare più danni.
Finalmente c’è gente che ragiona usando il cervello…ma se l’euro ha fatto tanti danni e quasi tutti lo ammettono ,perché non uscirne?perché continuare a farsi del male?
Hai ragione Angela. Di immutabile nella vita c’è solo la morte.