Addio a Montserrat Caballé, l’ultima grande soprano del ‘900 (video)

6 Ott 2018 11:58 - di Alberto Consoli

Addio a Montserrat Caballé, una delle più grandi voci liriche del ‘900, l’ultima grande diva della lirica, amatissima in tutto il mondo. Il grande soprano si è spenta all’ospedale Sant Pau di Barcellona, dove era ricoverata da metà settembre. La camera ardente della Caballé sarà allestita domenica alle 14 nell’obitorio del quartiere di Les Corts del capoluogo catalano, dove lunedì a mezzogiorno saranno celebrati i funerali. La salute di Montserrat Caballé era precaria da anni. Ci ha regalato pagine di lirica di valore assoluto, indimenticabili.

María de Montserrat Bibiana Concepcion Caballé i Folch, era nata a Barcellona il 12 aprile del ’33 ed era considerata uno dei più grandi soprani del XX secolo, con un repertorio vastissimo che spaziava dal belcanto di Mozart, Rossini, Bellini e Donizetti, fino a Verdi, Wagner e perfino al Verismo, sempre sostenuto da una tecnica inossidabile e da una qualità interpretativa unica. Grande interprete della canzoni popolari spagnole, nel 1988 aveva fatto un’incursione nella musica pop incidendo con l’amico Freddie Mercury l’album “Barcelona”.

Nel corso della sua lunga carriera, iniziata nel 1965 alla Carnegie Hall di New York quando sostituì Marilyn Horne indisposta nella “Lucrezia Borgia” di Donizetti, è stata insignita di numerosi riconoscimenti, tra i quali la Medalla d’Or de la Generalitat de Catalunya nel 1982, il Premio Principe delle Asturie nel 1991, e il Premio Nacional de Música nel 2003. Ricco anche il medagliere delle più alte onorificenze in tutto il mondo.

Lungo e proficuo il rapporto tra la Caballé e il Teatro alla Scala di Milano dove la cantante avrebbe dovuto debuttare nel 1968 in “Luisa Miller”. Ma un infortunio impedì quel debutto che avvenne due anni dopo, nel 1970, in “Lucrezia Borgia”, dando il via a una lunga collaborazione che si è conclusa nel 1987 con la “Salome” di Strauss. La sua prima apparizione in Italia, Paese che amava moltissimo, è stata nel 1967 a Firenze nella parte di Imogene del “Pirata” di Bellini. Diva indiscussa dei palcoscenici di tutto il mondo, si era ritirata definitivamente dalle scene nel 2013, la cantante nel corso della sua vita si è dedicata a varie attività benefiche ed è stata anche ambasciatrice dell’Unesco. Ha creato una fondazione in favore dei bambini bisognosi di Barcellona. Nel 1964 si è sposata con il tenore Bernabé Martì dal quale ha avuto due figli: Bernabé Martí Jr., nato nel 1966, e Montserrat Martí, detta Monsita, nata nel 1972.

La Caballé fu  tra i pochi artisti in grado di cantare perfettamente in lingua inglese, francese, tedesca e italiana ed il suo repertorio spaziò tra oltre 90 autori diversi, dal 1700 ai giorni nostri. La cronologia artistica della Caballè rende ragione della sua grandezza disvelando una completa padronanza di stili tra loro spesso antitetici.

I Reali di Spagna: «La migliore tra le migliori»

«Caballé è stata la grande donna dell’opera, la leggenda della cultura universale, la migliore tra le migliori, capace di scoprire nuovi spazi di creatività con i più grandi. La sua personalità e la sua voce ineguagliabile ci accompagneranno sempre». Lo scrive la Casa Reale spagnola su twitter.

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