Fitch minaccia l’Italia, parte il “siluro” finanziario (e politico) contro il governo
La minaccia era attesa e puntualmente si è materializzata nella tarda serata, quando l”agenzia di rating Fitch ha emesso il suo verdetto su questi primi mesi di governo gialloverde. L’agenzia finaziaria non ha declassato l’italia, ma ci ha dato un “avvertimento” chiaro: ha mantenuto il voto sul debito, conservando le tre “BBB ”, ma ha abbassato l’outlook da stabile a negativo. Gli esperti dell’agenzia di rating hanno poi posto l’accento sui provvedimenti promessi dal governo, sull’alleggerimento fiscale che Lega e M5S vorrebbero portare a termine e ha anche parlato di un rischio elezioni anticipate. Probabilmente al 2019. Assurdo. Gli analisti di Fitch, insomma, ora danno giudizi politici espliciti, generando paure. Un “attenzione a quello che fate” – si legge non tanto tra le righe – nel documento tanto atteso dai giornaloni, pronti a gongolare di una catastrofe imminente che inghiotta il governo Conte.
L’economista: «Un atto politico»
In realtà si tratta di paure ingiustificate, l’allarmismo è creato ad arte, come avverte in un’analisi l’economista Nico Gallone, che sul sito Scenari economici smonta il clima da tragedia imminente che si vorrebbe dipingere. «I titoli italiani a 5 e a 10 anni hanno visto un consistente aumento dei tassi di interesse; tuttavia la domanda è stata del 200% per quelli a 5 anni e del 150% per gli altri. Finché la domanda supera l’offerta il problema rimane allo stato potenziale», spiega l’economista. Che va giù duro: «L’Italia è un Paese solvibile, tutto l’allarmismo è solo sporca politica che corrisponde a veri e propri atti di guerra». Se da Fitch non è arrivato un declassamento è «solo per ragioni tattiche: mantenere sotto pressione il governo e il ministro Tria perché il programma gialloverde non vada avanti». Un’analisi ineccepibile, tanto più che Gallone l’aveva anticipata il giorno precedente le “pagella” di Fitch, precedendo anche le reazioni a catena, ossila l’accodarsi al clima da tragedia dei grandi giornali e della aperture dei notiziari.
La replica del ministro Tria
L’Italia ha un debito “che viene da lontano”, ha proseguito Tria, ma non c’è una «finanza allegra». Al contrario, c’è un «comportamento generalmente virtuoso» che passa attraverso vari governi. «Questi sono i fatti, ma è chiaro che se c’è una campagna in cui si mette in dubbio che uno possa sostenere o pagare gli interessi sul nostro debito, allora è chiaro che può esserci qualche perturbazione. Però scompariranno nel corso del mese prossimo» con la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza, assicura il ministro Tria. E ancora: «Penso – ha aggiunto Tria riguardo al giudizio negativo dell’agenzia di rating – che questi giudizi verranno corretti e verranno corretti in senso positivo, poichè sono giudizi che non si basano su situazioni di fatto, ma si basano su attribuzioni di intenzioni al governo, che evidentemente differiscono dalle intenzioni dichiarate dal governo».
Chiedendo gentilmente l’autorizzazione a chi di dovere, se ne potrebbero abbattere un quantitativo giusto?