Tre giorni dopo il vice-Raggi s’accorge che Salvini ha parafrasato il Duce

1 Ago 2018 16:20 - di Antonio Pannullo

Con un’esplosione a scoppio ritardato il vicesindaco di Roma, Luca Bergamo, torna improvvisamente su un fatto di tre giorni fa per criticare aspramente il ministro dell’Interno Matteo Salvini, reo di aver usato una efficace frase di Benito Mussolini: “Molti nemico, molto onore”. In realtà il vicepremier ha scritto “tanti nemico, tanto onore”, dinostrando con questo che nel suo dna non c’è il fascismo, poiché un fascista non avrebbe mai storpiato la citazione. Comunque sia, scrive Bergamo: “Il 29 luglio, data di nascita di Benito Mussolini, il Ministro degli Interni della Repubblica Italiana ha twittato tanti nemici, tanto onore, parafrasando una espressione cara a BM. Fare il Ministro comporta qualche responsabilità in più, tra queste quella di pesare le parole”. E continua: “Il Ministro usa con attenzione e maestria i social. Siccome è persona avveduta, ha piena consapevolezza del significato del suo gesto, che è fatto delle parole che sceglie di usare nella data in cui le pubblica. Non a caso ne scrive pure la Cnn – sottolinea Bergamo, numero due della Giunta M5S capitolina e assessore alla Cultura nonché già candidato per l’Ulivo e collaboratore di Rutelli e Melandri – Le parole contano, pesano, hanno effetti e ricadute. Come e talvolta più dei fatti. Per ciò bisogna controbattere, in questa circostanza come ogni volta che egli indica un nemico in chi è diverso, sia per il messaggio che comunica, sia perché lo fa da Ministro degli Interni”. La lunga filippica prosegue così: “La paura di un domani incerto domina la vita di tanti. Alimentare questa paura e nutrirsene per crescere nel potere è, purtroppo, un esercizio diffuso nel mondo. Le ragioni della paura – continua Bergamo – risiedono nel fallimento di classi dirigenti che hanno assecondato gli aspetti più deleteri di una globalizzazione dominata da giganteschi interessi mercantili, senza riuscire ad esaltarne il potenziale che l’incontro di culture diverse porta con sé”. “Farsi carico di questo fallimento, cambiare a fondo il rapporto tra Stato e società, è indispensabile e urgente, e in nessun modo legittima il gioco sulla paura delle persone. Alla nostra Italia – afferma Bergamo – serve ricostruire le ragioni per stare insieme e affrontare le sfide enormi che sono davanti a noi, per ridurre le ingiustizie e cambiare radicalmente la direzione di marcia. Strappare la tela giorno dopo giorno, esacerbare le divaricazioni nella società non è affatto un contributo a questa missione. Anzi la mette costantemente in pericolo. Le parole contano – conclude il vicesindaco di Roma – e un indispensabile riequilibrio è necessario avvenga anche su questo terreno”. Francamente risulta incomprensibile il perch<é questa frase metta paura, e a chi. Salvini la ha utilizzata dopo gli ignobili attacchi da parte di sinistra e chiesa, che vogliono sempre più clandestini nel nostro Paese in modo che le organizzazioni parallele, coop e via dicendo, possano guadagnare sul business delle immigrazioni illegali. Poiché Salvini ha sparigliato i giochi – e gli interessi – di questi soggetti, ecco i virulenti attacchi di coloro ai quali la torta è stata sottratta. A Bergamo consigliamo di occuparsi dei casi del comune di Roma anziché di alta politica o, altrimenti, di cambiare partito. Salvini, da parte sua, anche di questo attacco, se ne fregherà, sempr eper parafrasere una frase cara al Duce.

Commenti

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  • Marcello 1 Agosto 2018

    Ma chi è questo Bergamo? E’ un fumatore accanito? E di che cosa?