Post contro i migranti, il legale della dottoressa: «C’è stato un furto d’identità»

29 Ago 2018 18:19 - di Sara Gentile

«Sporgeremo denuncia, sia per cercare di risalire a chi abbia rubato l’identità della mia cliente e abbia scritto il post sui migranti sia perché dalla pubblicazione di quel commento, la dottoressa è stata bersagliata di minacce di ogni tipo, anche di morte e dobbiamo tutelare la sua incolumità». Lo afferma l’avvocato Simone Budelli che difende la dottoressa dell’ospedale di Spoleto accusata di aver scritto un post contro i migranti in un gruppo di medici. «Quel post – spiega ancora il legale – non lo ha scritto lei. La dottoressa non ha mai detto quelle cose e comunque quello è un linguaggio che non le appartiene. Qualcuno si è appropriato del suo profilo e ha scritto, lei si è accorta qualche ora dopo perché le sono arrivati una valanga di messaggi di minaccia, intimidazione fisica e psicologica e anche da parte di colleghi, e forse loro sì che hanno violato il codice deontologico».

L’avvocato spiega inoltre che la dottoressa «ha avuto un comportamento irrepensibile in tutti questi anni di lavoro in prima linea al pronto soccorso dove, ovviamente, ha sempre curato tutti, extracomunitari compresi, alcuni dei quali le hanno manifestato solidarietà in queste ultime ore». Quanto al motivo per cui qualcuno potrebbe aver violato l’identità virtuale della 32enne, in servizio a Spoleto da sette anni ma con contratto a tempo determinato, il legale ipotizza che «potrebbe essere stato fatto perché siamo sotto concorso e anche la dottoressa è in lizza per essere stabilizzata».  Ad ogni modo, secondo il legale, i contenuti del post, «non violano il codice deontologico». «La mia cliente è stata condannata immediatamente da tutti, qualcuno ha anche strumentalizzato la questione per fini politici, valuteremo come comportarci. Intanto – conclude – oggi depositeremo le nostre deduzioni alla Usl per il procedimento disciplinare avviato, poi attenderemo le loro decisioni e agiremo di conseguenza».

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