La Lega: tassare i soldi degli immigrati per aiutare le coppie italiane a fare figli
Tassare gli immigrati e le loro rimesse per aiutare le giovani coppie italiane a fare figli. È l’idea della Lega per sostenere la famiglia tradizionale. Come riporta il Giornale, la sintesi della politica per la famiglia del Carroccio è contenuta in una proposta di legge presentata il 26 marzo scorso in Parlamento da Barbara Saltamartini, Giancarlo Giorgetti, Massimiliano Fedriga, il sottosegretario Nicola Molteni e altri parlamentari.
Lega, la proposta di legge
Innanzitutto la famiglia che la Lega intende sostenere è quella «fondata sul matrimonio tra uomo e donna» perché è l’unica che «tutela e garantisce il ruolo sociale dell’educazione dei figli» per mezzo delle «figure genitoriali quale madre e padre». Saranno vietati «termini surrettizi di definizione di madre e padre» tipo genitore 1 e genitore 2. I salviniani vogliono portare avanti campagne contro la denatalità in favore delle coppie italiane. Come scrive Repubblica, allo studio ci sono il sostegno per l’acquisto della prima casa, gli assegni mensili per chi ha bambini sotto i 3 anni. E poi buoni da mille euro l’anno per i servizi essenziali e alcune importanti detrazioni fiscali. Infine asili gratis con l’aumento dei posti per fare in modo che sempre più genitori riescano a mandarci i bimbi senza dover sborsare cifre importanti per il bilancio familiare.
L’imposta sui trasferimenti all’estero
Una novità importante riguarda l’aborto. Per disincentivarlo, i leghisti pensano di inserire nel nucleo familiare anche “il concepito” che così sin da quando è nel ventre della madre permette di far guadagnare punti «nelle graduatorie che tengono conto del numero dei figli». Per la Lega le iniziative in favore della natalità sono rivolte «ai cittadini italiani o di Stati membri Ue componenti i nuclei familiari». E infatti per garantire un «assegno di cura e di custodia per sostenere le famiglie nelle spese necessarie all’assunzione» della baby sitter, i leghisti nella proposta di legge hanno pensato a una «imposta di bollo sui trasferimenti di denaro all’estero effettuate dalle apposite agenzie»: un 3 per cento sull’importo «trasferito con ogni singola operazione, con un minimo di prelievo pari a 5 euro».
Considerando che ogni immigrato clandestino ci costa 40.000 euro da quando entra in Italia, mi pare piu’ che giusto
e già, sono soldi che vanno all’estero (e sono tanti)
giusto tassarli.