Salvini infiamma Pontida: “Con questa sinistra governeremo 30 anni” (video)

1 Lug 2018 17:25 - di Robert Perdicchi

“Lasciamo che siano altri a esaurire le scorte di Maloox nelle farmacie italiane”. Dal Palco di Pontida, Matteo Salvini inizia il suo discorso premettendo che la “vita è troppo breve per odiare”. Poi scende tra la gente (“perché questa è casa mia”), mentre il suono di una cornamusa ricorda i leghisti che non ci sono più. Il segretario, commosso, abbraccia la mamma di Gianluca Buonanno, eurodeputato della Lega, scomparso due anni fa in un incidente stradale. Il suo intervento – con il leader che parla circa un’ora – lo vede più volte ribadire la nuova rotta da prendere: “Io penso a una ‘Lega della Leghe’ in Europa, che metta insieme tutti i movimenti liberi che vogliono difendere i propri confini e il benessere dei propri figli: è questo il futuro, pacifico e sorridente, cui stiamo lavorando”. Tema nuovo, che si aggiunge ai cavalli di battaglia della Lega sovranista, dalla lotta ai flussi migratori, alla legittima difesa, alla difesa della famiglia tradizionale, alla lotta alla criminalità. Sulla svolta europeista, la rivoluzione copernicana di Salvini, che ora più che a uscire dall’Europa, punta a esportare il modello della Lega nel vecchio continente, Salvini garantisce: “Noi abbatteremo il muro di Bruxelles”.

“Un popolo così – dice rivolto ai leghisti a migliaia sul pratone – cambia la storia. Far cadere il muro di Berlino era impensabile e noi faremo cadere il muro di Bruxelles, non dico che lo faremo a colpi di ruspa perché sennò dicono che sono cattivo”. Il “coraggio della Lega contagerà tutti gli altri paesi europei, e le nostre idee arriveranno in Francia, Spagna Portogallo, in Europa”, dice tra gli applausi. Poi arrivano i temi cari alla Lega. Innanzi tutto, ribadisce il leader “l’impegno a cancellare la legge Fornero, ingiusta e disumana, alla faccia dei chiacchieroni, che dicono che grazie alla legge sulle pensioni i conti pubblici sono in sicurezza”. “Ci proveremo, rispettando i vincoli imposti”, promette Salvini.

Poi il tema migranti. Cita due volte Simone Weil, Salvini, che ricorda come la filosofa “diceva che ‘i doveri vengono prima dei diritti’ e questo se lo deve metter in testa chi vive in Italia da tempo, ma soprattutto chi arriva domani mattina”. E poi, l’altra citazione: ‘è criminale tutto ciò che ha come effetto di sradicare un essere umano o d’impedirgli di mettere radici’, che viene usata dal segretario del Carroccio per ribadire l’idea della necessità di aiutare i migranti a casa loro. Perché in tema di accoglienza “i limiti del possibile sono stati raggiunti, come dice il catechismo che parla di accoglienza degli stranieri ‘nel limite del possibile’. Noi accoglieremo in aereo solo chi fugge dalle guerre, gli altri no”, promette, ribadendo che “è il ministro dell’Interno a decidere se si aprono o chiudono i porti”. Sulla famiglia Salvini rinnova la benedizione leghista a quella tradizionale, aggiungendo come “mi fa schifo il solo pensiero dell’utero in affitto” che “non è progresso, ma la fine della civiltà”. “Sindaci e governatori della Lega rimettano al centro le politiche per le famiglie”, chiede ai suoi Salvini.

Non manca l’attacco al Pd: “Renzi si sta riposando e leggo che scorre gli annunci immobiliari a Firenze, buon per lui”, dice, mentre i fischi salgono alti. “Oggi è un mese dal giuramento del primo giugno – aggiunge respingendo al mittente le critiche di immobilismo contro il governo gialloverde – e tutta Europa si è accorta che abbiamo fatto più noi in un mese che altri in sei anni di dormite”. “Si mettano l’anima in pace a sinistra – scandisce – perché Italia che governeremo per i prossimi trenta anni, sarà orgogliosa, diversa, fondata sulle autonomie”. Da ministro dell’Interno promette lotta senza quartiere alla criminalità: “Stradicheremo le schifezze di mafia, camorra e ‘ndrangheta. A noi fanno schifo, li combatteremo con ogni mezzo necessario, prendendo esempio da chi ha combattuto non a parole” dice riferendosi a Rosario Livatino, “morto a 38 anni vittima della mafia, un giudice che non andava in tv, che non aveva fatto milioni di euro con l’antimafia delle parole”. “Da Pontida arriva l’avviso – è lo slogan di Salvini – anche per mafiosi e camorristi è finita la pacchia”.

 

Commenti

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  • Mauro 2 Luglio 2018

    Salvini ricordati l’impegno assunto a Pontida prima delle elezioni “una volta al governo cancelleremo le leggi Fiano e Scelba”….ora sei al governo……dimostra quanto vale la tua parola noi siamo con te……..

  • rocca teobaldo 2 Luglio 2018

    Ho conosciuto i ragazzi leghisti e continuo a conoscerli, interpreti spietati del malcontento e fortemente decisi a seguirne, liquidamente, le cause. Un ruolo carico di responsabilità politiche e guai a tradirlo, ne pagheremmo tutti le conseguenze con uno Stato che potrebbe precipitare nell’anarchia più becera e cattiva. La maturità politica del movimento è direttamente proporzionale, oggi, alla sua capacità di risolvere con una velocità che deve essere esponenziale, altrimenti si corre il rischio di innescare molto più rapidamente un meccanismo esattamente contrario. Auguro al vice premier Salvini che ce la faccia, che trovi le risorse per eliminare la riforma Fornero che è stata una mostruosità concepita da un cervello impazzito. Non sempre l’esistenza di alcuni soggetti nella storia dell’umanità è stata utile a farla progredire, in questo caso una tale negazione l’ha rallentata pesantemente, ed era un bene che certa gente non fosse mai esistita.

  • NICO 2 Luglio 2018

    CI SONO STATI MILIONI DI MORTI CON BEN DUE GUERRE MONDIALI PER DIFENDERE I CONFINI DELLA PATRIA E LA PRIORITÀ RIMANE SEMPRE QUELLA!!! SE ENTRANO IN SICILIA, ARRIVANO A BOLZANO, SE ENTRANO A BOLZANO ARRIVANO IN SICILIA LEGA NAZIONALE E POI EUROPEA!!!

  • bruno 2 Luglio 2018

    lunga vita a Salvini. Che Dio lo protegga.

  • Angela 2 Luglio 2018

    Finalmente un politico di razza capace di dare fiducia agli Italiani.Bravo Salvini.

  • Mario Salvatore MANCA di VILLAHERMOSA 2 Luglio 2018

    Mi auguro davvero che Salvini sia sincero: Nord o Sud, Piemontesi o Siciliani, Veneti o Sardi, Lombardi o Napoletani, siamo alla fine tutti ITALIANI: “Chi potrà della gemina Dora, / della Bormida, al Tanaro sposa, / del Ticino e dell’Orba selvosa / scerner l’onde confuse nel Po…/…. Quello ancora una gente risorta potrà scindere in volghi spregiati / e a ritroso degli anni e dei fati / risospingerla ai prischi dolor…” (Alessandro Manzoni, “Marzo 1821”). Ero contrario alla Lega per le sue istanze antistoriche e contro-risorgimentali. Spero che Salvini l’abbia capita.
    Mario Salvatore Manca