Bersani: «Chapeau a Salvini, non dovevamo lasciare i temi sociali in mano alla destra»
Ammette di far parte di una stagione superata ma di voler continuare a tirare la carretta del Pd. Pier Luigi Bersani, che negli ultimi giorni è tornato sulla scena per pungolare la sinistra, fa autocritica e riconosce a Matteo Salvini grandi doti politiche. «La Lega ha uno straordinario interprete di una nuova destra sovranista, come Orban, come Trump, come stanno facendo nelle Filippine, un copione uguale nel mondo», dice a Omnibus, su La7 l’ex segretario dem con molto rammarico. «Non dovevamo lasciare la questione sociale in mano alla destra, hanno agganciato il disagio sociale al tema dell’immigrazione».
Bersani: abbiamo sbagliato troppo, ora si riparta
Confermando la lettera a Repubblica di qualche giorno fa, Bersani è pronto a lasciare il campo e invita anche gli “altri” a fare un passo indietro per ricostruire. «Dobbiamo dichiarare la disponibilità ad incontrarsi, Leu, centrosinistra, e altri, come abbiamo fatto dopo la sconfitta con Berlusconi, che avevamo ridicolizzato fino al giorno prima», dice spiegando che ora «serve un progetto nuovo, non so se è listone, partito nuovo, o altro, ma serve quel metodo messo in campo dopo la sconfitta del ’94». Ma ora – aggiunge l’ex segretario del Pd – devi rivolgerti alle milionate di persone che non hanno votato centrosinistra e chiederti: son tutti scemi o abbiamo sbagliato qualcosa? Tutti dobbiamo discutere, sinistra, centrosinistra, ambientalisti, laici. Ma ci deve essere elaborazione del lutto e servono quattro giorni per elaborare il lutto, come abbiamo fatto a Bologna». L’appello a resettare la stagione renziana è esplicito: «Non si può essere sempre in cattedra, altrimenti questa destra ce la teniamo per un bel po’, perché aspettare che falliscano senza che ci sia alternativa, può essere peggio». Ma non andrà in pensione: «Riconosco che faccio parte di una stagione che è superata, darò una mano a spingerlo il carretto, non a tirarlo», dice Bersani rispondendo a una domanda sul suo passo indietro. «Se si arriva a un programma che invece di rivendicare le cose del passato, fa proposte, ha un progetto comune, allora vedo qualche figura che potrà farlo, ma non dico chi potrà essere».
Come si fa ad insistere su una via che ben si sa e’ gia morta da anni. Quello che non si capisce e’ come puo’ un paese come l’Italia credere ancora in un comunismo che anche nella sua casa madre non esiste piu’. Cosa vi ha ficcato nel cervello quell’ignorante di togliatti che fin da allora continuate sulla stessa strada. Perche’ bersani non si fa un viaggetto a Mosca a farsi una chiaccherata con Puttin, forse potrebbe finalmente capire che sta camminando sul sentiero sbagliato. A proposito se per caso ci va , spero si ricordi di portarsi appresso anche quei quattro ignoranti dell’anpi, di renzi e di gentiloni.
Bersani è da un pezzo già che non ci state capendo più niente. Continuate così e rosicate!
A Bersà ettesei dimenticato cosa t’è scappato di bocca a voce arta mentre stavi a scenne le scale dopo avè fatto fòra berlusca…. rivolto a tutto er suo elettorato ( er popolo, te lo ricordi?chè d’è?):
”Li faremo piangere”. Ebbravo ciai fatto piagne, bè mò piagni tu !
ma quale progetto, ma quale discussione… la verità è che il comunismo si è rivelato per quello che è, una grande (tragica) presa per i fondelli ai danni dei popoli. Caro bersani, ritirati in campagna e fatti mezzo litro all’osteria, che è meglio.
Bravo!! Ma non da solo; si scelga lui la compagnia che più gli aggrada. Ha una infinità di persone tra le quali scegliere. Potranno fare tornei di briscola, bocce, tressette ecc.. BUON DIVERTIMENTO.
Si si, continua a tirar la carretta, quella del letame, ossia, quella del pd. Non sembri poi così stupido, hai ben capito che in Italia avete finito, o nohoh?!?
Una chiacchierata con Marco Rizzo, dei comunisti italiani, potrebbe servire, caro Bersani, magari scoprirai che lo sbaglio, se così vogliamo chiamarlo, l’avete fatto nel 1989, quando caduto il vostro DIO, siete diventati i soldati scemi della globalizzazione e della finanza internazionale.
Forse è per questo che non siete stati spazzati via dagli indipendentissimi giudici al tempo di mani pulite?
non avete speranza perché il probpema non è (più) la vostra “linea” il problema siete voi!