Vitalizi, i grillini si infuriano. Sfiorato l’incidente istituzionale tra Camera e Senato
Polemiche, mezze verità, sfiorato lo scontro istituzionale tra Camera e Senato. La presentazione della mozione del presidente Fico sul taglio ai vitalizi parlamentari, sostanzialmente un riconteggio su base contributiva e non più retributiva, ha scatenato l’ira dei grillini contro la presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, che avrebbe storto il naso. Sul taglio che Montecitorio dovrebbe approvare entro il 13 luglio (con un risparmio previsto di 40 milioni annui) la Casellati ha espresso più di una perplessità chiedendo che si arrivi a «soluzioni condivise» nei due rami del Parlamento.
Vitalizi, i grillini attaccano la Casellati
«Una giravolta incredibile», «un’uscita inopportuna e infondata», «uno schiaffo ai cittadini», questa la reazione arrabbiata dei Cinquestelle contro la seconda carica dello Stato che obbliga Fico a minizzare smentendo l’ira furiosa dei suoi compagni di partito. «Con il Senato – dice il presidente della Camera – nessuno scontro istituzionale. Con la presidente del Senato lavoriamo bene, ma in questo momento la Camera procederà sul taglio dei vitalizi. Io faccio quello che avevo promesso, proseguo su questa strada senza alcun problema e alcuna paura e discutendo nell’ufficio di presidenza della Camera». La delibera, presentata in tutta fretta da Fico (e che rischia di avallare un’asimmetria con il Senato), è, neanche a dirlo, per i grillini una bandiera da sventolare in queste ore nelle quali la presenza di Di Maio al governo è oscurata dall’interventismo di Salvini, anche se si tratta di una antica battaglia della destra, proposta in tutte le occasioni utili da Fratelli d’Italia.
FdI: non è una proposta grillina
La delibera è giudicata dalle opposizioni molto fragile e a rischio di incostituzionalità visto che riguarda solo la categoria dei deputati e non quella dei senatori. Lo dice chiaramente Fabio Rampelli: «Ho segnalato al presidente Fico che una proposta valida solo per la Camera ma non valida per il Senato è una proposta ridicola». Abbiamo un’intera legislatura davanti dobbiamo uniformare il sistema Camera e Senato – spiega il vicepresidente della Camera – noi già la scorsa legislatura in ufficio di presidenza avevamo presentato, con Cirielli, la nostra proposta sul quale il M5S si era astenuto. Anche in questa occasione presenteremo non emendamenti ma rilanceremo la nostra proposta di modifica dei vitalizi. Tutte le forze politiche hanno preso iniziativa su questa materia ben prima che il M5S arrivasse in parlamento. Ma questo lo lasciamo alla storia perché nessuno lo ammetterà mai». Resta il fatto che questo derby a distanza con il Senato è insopportabile – conclude Rampelli – e rischia di limitare l’efficacia del provvedimento. I cittadini si aspettano che le istituzioni cambino atteggiamento nei confronti della politica non nei confronti dei deputati o dei senatori». Di provvedimento simbolico parla invece Carlo Cottarelli: «Quando ho fatto il Commissario per la revisione della spesa anche io avevo raccomandazioni di questo genere. Credo sia giusto applicare ai parlamentari la stessa normativa che esiste per tutti gli altri cittadini in termini di calcolo della pensione. E, per quanto riguarda il passato, bisognerebbe fare questo ricalcolo. Quindi io sono d’accordo sul provvedimento anche se simbolico».
Speriamo che i deputati PD al più presto s’imbarchino sulle ONG e ci restino. !!!!!!