Siena asfaltata dal centrodestra, dimissioni di massa per i vertici del Pd
Qualcuno, nel Pd, si dimette. Non a Roma, dove nasce il disastro elettorale, ma nella ex roccaforte rossa di Siena. Il segretario dell’Unione comunale del Pd Simone Vigni, e la presidente dell’assemblea del Pd comunale senese, Fiorenza Anatrini, hanno rassegnato le dimissioni, ieri sera, all’assemblea comunale del partito dopo la sconfitta elettorale al ballottaggio di domenica scorsa del candidato sindaco dem Bruno Valentini. Per la prima volta in 74 anni Siena è guidata da un sindaco di centrodestra, Luigi De Mossi.
«Per prima cosa – sottolineano Vigni e Anatrini in una nota – vogliamo ringraziare gli oltre 11.600 elettori che ci hanno dato fiducia al ballottaggio del 24 giugno. Come Pd garantiremo loro un impegno serio e costante non solo tra i banchi dell’opposizione ma soprattutto in città per continuare a dialogare con la comunità, raccogliere i bisogni e le richieste dei cittadini e portarle all’attenzione dell’amministrazione». «Le nostre dimissioni sono un atto dovuto – aggiungono i due esponenti democratici – nel segno della responsabilità e della rigenerazione del partito. Per questo motivo è auspicabile un’effettiva unità sia nel Pd che tra tutte le forze di opposizione presenti in consiglio comunale. Non sono più accettabili attacchi nei nostri confronti da parte di chi dovrebbe stare dalla nostra stessa parte. Nei prossimi giorni – concludono – riuniremo la direzione per nominare la reggenza e individuare il percorso per arrivare il prima possibile alla nomina del nuovo segretario».