Primi colpi alla “Buona scuola” di Renzi: abolita la chiamata diretta dei prof

27 Giu 2018 9:55 - di Gabriele Alberti

Tornano punteggi e graduatorie, addio alla discrezionalità dei dirigenti scolastici. «Era un manicomio, andava cancellata». I professori esultano. Pezzo dopo pezzo si sgretola la famigerata “Buona scuola”: il governo Lega-M5s hanno tutta l’intenzione di eliminare le criticità che avevano avvelenato il mondo dell’istruzione e creato un solco ormai irreparabile tra i governi di sinistra e il personale docente tradizionalmente fedele alla sinistra. Cade ora uno dei tasselli più aspramente criticati. Affondata la chiamata diretta nelle scuole,  torneranno le graduatorie. Con un accordo firmato al Miur tra il ministero e le organizzazioni sindacali  è stato cancellato definitivamente il sistema fortemente voluto dal governo Renzi per modificare il processo di selezione degli insegnanti. Era una delle grandi novità inserite nella legge 107 sulla «Buona Scuola», è diventato il primo obiettivo nel mirino dei sindacati. Un accordo, fortemente voluto da tutti gli operatori scolastici che di fatto mette fine alla «chiamata diretta» da parte dei dirigenti scolastici e, finalmente rende oggettivo e non discrezionale il passaggio dall’ambito alla scuola. Cade, quindi, un altro tassello della Legge 107/15. La discrezionalità dei dirigenti scolastici nel selezionare gli insegnanti era diventata di fattu un criterio spesso personalistico e poco oggettivo, lesivo dell’esperienza professionale dei docenti con anni e anni di insegnamento alle spalle.
L’articolato prevede due fasi: innanzitutto la copertura dei posti disponibili prioritariamente con personale che ha ottenuto la mobilità su ambito con una delle precedenze previste dall’art. 13 del Contratto nazionale sulla mobilità; la copertura dei posti residuati col restante personale, secondo il punteggio di mobilità. Quest’ultimo personale, nella presentazione della domanda, che avverrà a partire dal 27 giugno tramite l’apposita sezione di istanze on line, indicherà la scuola da cui partire.

Nel caso di mancata indicazione sarà considerata la scuola capofila dell’ambito. Queste operazioni saranno concluse entro il 27 luglio. Successivamente saranno effettuate le operazioni per l’assegnazione della sede per il personale neo immesso in ruolo. Anche in questo caso si seguirà il punteggio di graduatoria. I vincitori di concorso ordinario precederanno i docenti provenienti dalle graduatorie ad esaurimento. L’assegnazione della sede di incarico avverrà contestualmente all’assegnazione dell’ambito di titolarità.

Commenti

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  • Laura Bovati 28 Giugno 2018

    Bene, meno male! Devo dire che in 43 anni di insegnamento nessun governo aveva mai fatto una riforma così INDECENTE! Oltre alla chiamata diretta (!?!) avete idea del delirio e dell’inutilità dell’ASL ( alternanza scuola-lavoro durante il periodo di lezione? Classi da 30 studenti, e ti spariscono, a turno per 15 giorni. Ma come si fa a dare una preparazione omogenea? E che mi dite dei docenti assunti e pagati per passare ore infinite in sala professori senza fare nulla (se non eventuali supplenze su assenze per malattia di docenti di ruolo)? Questi docenti, che vengono chiamati “ potenziati”, si inventano letteralmente qualche corso o lezione da fare, per sentirsi almeno utili ed inseriti, questo perché, a differenza di chi li ha messi lì, sono pieni di dignità e di voglia di realizzare qualcosa di positivo ed utile per gli studenti. Certo, se in un liceo scientifico mandano un potenziato che insegna Trattamento Testi ( più o meno stenografia e dattilografia) avrà parecchie difficoltà ad inserirsi nei programmi! Mi auguro che TUTTA la riforma della buona (!?!) scuola venga presto cassata

  • giorgio 28 Giugno 2018

    e cosi’, comunque, sembra che a guadagnarci abbia fatto in tempo la signora Agnese, che e’ diventata di ruolo, mi pare in un liceo, posto a 100-200 metri da casa sua.Quando si dice la coincidenza ed il caso, ma forse non la necessita’.

  • MarioD6 28 Giugno 2018

    Quella pseudo insegnante che urlava ai poliziotti di morire, da quale graduatoria era stata estratta ???

  • salvatore 28 Giugno 2018

    bene: non sono né Prof né Stud, ma mi guardo attorno:”discrezionalità dei dirigenti scolastici” significava pure RACCOMANDAZIONE? allora via la buona scuola di Renzi!

    • GIUSEPPE BASILE 28 Giugno 2018

      Io sinceramente le raccomandazioni nella scuola le ho viste sempre col sistema ipocrita delle graduatorie. Con i maneggi sindacali. Con le alchimie pazzesche dei punteggi. Ho conosciuto una persona entrata prima come bidella, poi passata a segretaria scolastica, poi insegnante di sostegno. Preferisco Trump che legalmente nomina suo genero responsabile politico. Ma se sbaglia se ne va a casa, lui ed il genero. La chiamata discrezionale era l’unica cosa che avevo apprezzato della riforma di Renzi.

  • Carlo Cervini 28 Giugno 2018

    Il personale scolastico è sempre stato di sinistra dopo la rivoluzione maxista.leninista del 1968; la Dc ha regalato ai compagni la scuola, l’università e la cultura, tanto “loro” si ritenevano eterni……….così i social-catto-comunisti hanno potuto occupare e gestire tutti i gangli vitali dello Stato, dalla Presidenza della repubblica alla bocciofila di quartiere. I risultati 50 anni dopo sono evidenti, ignoranza totale di docenti ed allievi, incultura da vitellini, stipendificio a volontà e moltiplicazione delle cattedre e degli indirizzi (quasi 5.000), al confronto dei quali Nostro Signore con i pesci era un “dilettante allo sbaraglio”.

  • Angela 28 Giugno 2018

    Che coraggio chiamarla “Buona scuola”…Buona a nulla!